Parlando di bonus in busta paga per chi torna in ufficio: accetteresti uno stipendio più basso per lavorare da casa? Ci riferiamo, nello specifico, ai cosiddetti smart working benefit anche nell’ottica della prevenzione dei contagi da Covid-19.

Perché il bonus busta paga, come quello riconosciuto in Italia ai lavoratori dipendenti attraverso le detrazioni Irpef, fa chiaramente gola. Ma c’è anche chi, con la pandemia, ha apprezzato davvero tanto il lavoro a distanza. Al punto che sarebbe pronto pure ad accettare uno stipendio più basso pur di non tornare mai più in ufficio.

Bonus in busta paga per chi torna in ufficio: accetteresti uno stipendio più basso per lavorare da casa?

Al riguardo ci sono diversi sondaggi che confermano come per un dipendente, o almeno per molti di questi, la remunerazione sia importante ma in realtà non è tutto. Per esempio, da un sondaggio a cura di Pollfish è emerso che sono non pochi i lavoratori disposti a rinunciare ad un taglio dello stipendio, da un minimo del 5% ad un massimo del 25%, pur di continuare a lavorare da casa. Altro che bonus in busta paga per chi torna in ufficio.

Dai dati ricavati da un campione di 1.000 lavoratori americani, inoltre, è emerso che c’è anche chi è disposto a rinunciare in tutto o in parte a ferie e permessi. Pur di continuare a sfruttare i vantaggi ed i benefici offerti dallo smart working.

Stipendio più basso per lavorare da casa, a cosa saresti disposto a rinunciare?

Sebbene il campione preso a riferimento da Pollfish non sia chiaramente così ampio e rappresentativo, il 65% degli americani apprezza lo smart working. Al punto da fare rinunce, pur di continuare a lavorare a casa, tra le più disparate. Altro che bonus in busta paga per chi torna in ufficio.

C’è chi, infatti, sarebbe disposto a rinunciare ai social media.

Chi ad Amazon Prime o al proprio abbonamento a Netflix. Ma c’è pure chi, tra il serio ed il faceto, sarebbe addirittura pronto a rinunciare al proprio diritto di voto. Altro che bonus in busta paga per chi torna in ufficio.