Per quel che riguarda il bonus in busta paga nel 2022, quali stipendi beneficeranno di un aumento? Perché, con il via libera alla manovra finanziaria, da parte del Governo Draghi, dal prossimo anno sono attese novità importanti. Proprio per i lavoratori grazie a ben 12 miliardi di euro complessivi che l’Esecutivo ha stanziato per la riduzione delle tasse.

In particolare, il bonus in busta paga nel 2022,. per gli stipendi dei lavori dipendenti ed assimilati, arriverà attraverso la riduzione del cuneo fiscale.

Nello specifico, tra cuneo fiscale, Irap e Irpef, lo stanziamento è pari a ben 8 miliardi di euro. Per quello che è stato già definito come il fondo taglia-tasse del Governo Draghi.

Bonus in busta paga nel 2022, quali stipendi beneficeranno di un aumento

In pratica, con il bonus in busta paga nel 2022 gli stipendi saranno da un lato un po’ più alti per i lavori dipendenti. E dall’altro pure le imprese beneficeranno di una riduzione del costo del lavoro. Non sono note ancora le percentuali di bonus per i lavoratori, e quelle per le imprese, in quanto il fondo taglia-tasse da 8 miliardi di euro sarà istituito attraverso un emendamento che il Governo italiano presenterà al Parlamento.

In ogni caso il bonus in busta paga nel 2022 è una buona notizia per i lavoratori. Considerando anche il fatto che, con l’istituzione della Quota 102 dal prossimo anno, per andare in pensione con l’anticipata ci vorranno due anni in più. Dai 62 anni della Quota 100 ai 64 anni, appunto, della Quota 102.

Stipendi lavoratori dal 2022, attenzione pure alla rivoluzione sugli assegni familiari

Ma il bonus in busta paga nel 2022, attraverso la riduzione del cuneo fiscale, non è l’unica novità che riguarderà i lavori dipendenti dal prossimo anno. Perché ci sarà pure la rivoluzione sul riconoscimento dell’Assegno per il Nucleo Familiare. In base alle attese, infatti, l’ANF confluirà nell’assegno unico e universale per i figli fino a 21 anni.

Una misura strutturale che, a sua volta, andrà a sostituire quella temporanea istituita per il secondo semestre del 2021. Ovverosia, l’assegno temporaneo INPS figli minori. Che molte famiglie, tra l’altro, incassano in automatico con il reddito di cittadinanza. Così come è riportato in questo articolo.