Dal 17 febbraio 2022 ad oggi sono circa 10 milioni gli euro utilizzati per il bonus idrico. Ne resta esattamente ancora la stessa somma (le risorse stanziate, infatti, ammontano ad un totale di 20 milioni di euro).

Stiamo parlando del rimborso (per un importo massimo di 1.000 euro), riconosciuto a chi, nel periodo 1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2021), ha sostenuto spese per:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
  • fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Bonus idrico, c’è ancora tempo per la domanda

Per avere il contributo è necessario presentare apposta richiesta (online) tramite la “Piattaforma bonus idrico” del MITE (Ministero della Transizione Ecologica).

La procedura si è aperta alle ore 12 del 17 febbraio 2022 e la piattaforma chiuderà ad esaurimento delle risorse.

A pensare che solo nelle prime 5 ore furono presentate presentate circa 7mila domande con richiesta di rimborso spesa con una media di 800 euro a pratica. Quindi, in poco tempo, già consumante circa 560.000 euro.

E’ bene tener presente che le domande sono trattate in base all’ordine temporale di arrivo. Ecco perché si pensava al rischio di un vero e proprio click day (al pari di quanto avvenuto per il bonus terme). Meglio, quindi, affrettarsi se bisogna chiedere il rimborso, prima che finiscano i fondi.

Alla procedura si accede mediante SPID e si hanno 30 minuti di tempo per completare ed inviare la domanda.

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