Tra le proposte nel disegno della Legge di Bilancio 2020, la misura che ha incuriosito maggiormente e sembra riscuotere grande successo è il bonus facciata. La misura permetterebbe di recuperare il 90% dei lavori sulla facciata sotto forma di detrazione fiscale. Il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini ne ha parlato con entusiasmo, prevedendo che servirà a rendere le città più belle e decorose. Non solo il centro ma anche le periferie perché il bonus facciate non ha limiti territoriali: sarà valido nelle grandi città così come anche nei paesi più piccoli.

Per i contribuenti molte sono le domande: tra i lavori in condominio, gli interventi sulla facciata sono spesso tra i più costosi perché richiedono il montaggio di ponteggi etc. Ecco perché la possibilità di detrazione fiscale al 90% è allettante.

Bonus facciata: vale anche per la sostituzione infissi?

Delle facciate fanno parte anche finestre e portoni: rientrano anche questi nella nuova detrazione al 90%? Oggi per questi interventi la detrazione è ammessa in misura pari al 50%.

Proprio di recente l’Agenzia delle Entrate era intervenuta su questo argomento estendendo la possibilità di detrazione fiscale del 50% anche a:

  • interventi per il miglioramento termico dell’immobile;
  • fornitura e posa in opera di persiane, persiane, avvolgibili, cassonetti ed elementi accessori;
  • sostituzione dei vetri per migliorare le caratteristiche termiche dei componenti vetrati esistenti;
  • fornitura e posa in opera di finestre, porte d’ingresso, zanzariere e anche tende da sole.

Includere anche questi lavori nel bonus facciata avrebbe più che senso visto che sono componenti che contribuiscono sia all’estetica della facciata sia al contenimento delle dispersioni termiche.

Tuttavia, per avere una conferma ufficiale su un possibile aumento della detrazione per il cambio infissi, bisognerà attendere il testo definitivo della proposta. Nel testo non ci sono riferimenti espliciti alla cessione del credito che ha suscitato non poche polemiche.