Si aggiorna l’elenco dei bonus edilizi riammessi alla cessione del credito e sconto in fattura dopo lo stop deciso dal governo con il decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023. Risultano approvati una serie di emendamenti in fase di conversione del provvedimento.

A dirlo è proprio il dossier della Camera sul decreto n. 11 del 2023.

In primis ricordiamo che il menzionato provvedimento ha stabilito che, a far data dal 17 febbraio 2023, non si può fare più l’opzione per lo sconto in fattura o cessione nel campo dei bonus fiscali riconosciuti a fronte di lavori edilizi.

Sono fatte, tuttavia, delle eccezioni. Le due opzioni si possono ancora fare per i lavori per i quali il titolo abilitativo (CILA, ecc.) è presentato entro il 16 febbraio 2023. Per i lavori in edilizia libera le due opzioni sono ancora ammesse per i lavori iniziati entro la citata data. In caso i lavori su parti condominiali, oltre alla data del titolo abilitativo o dell’inizio lavori (per quelli in edilizia libera) è anche chiesto che la delibera di approvazione degli interventi risulti adottata entro il 16 febbraio 2023.

Cessione del credito e sconto ripristinata (elenco aggiornato)

Lo stop della cessione del credito e sconto in fattura è stata prevista per tutti i bonus edilizi. Tuttavia, in fase di conversione in legge del decreto, il legislatore sta aggiustando il tiro. A seguito degli emendamenti approvati, sono riammessi allo sconto e cessione:

  • bonus barriere architettoniche 75%
  • interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009. E in quelli danneggiati dagli eventi meteorologici verificatisi a partire dal 15 settembre 2022 nei territori della Regione Marche;
  • lavori realizzati dagli IACP (case popolari), dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Nonché dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) o dalle organizzazioni di volontariato (ODV).

Con riferimento all’ultimo punto è richiesto che gli enti siano già costituiti alla data di entrata in vigore del decreto, ossia al 16 febbraio 2023.

Le correzioni per i lavori in edilizia libera

Per quanto riguarda gli interventi in edilizia libera, ossia quelli che per essere realizzati non necessitano di titolo abilitativo, il decreto dice che l’opzione di sconto o cessione del credito si può ancora fare se trattasi di lavori iniziati entro il 16 febbraio 2023.

Anche qui è arrivato un emendamento in fase di conversione in legge delle del decreto. In pratica si stabilisce che:

  • la data di inizio lavori si dimostra con un bonifico parlante all’impresa/fornitore avente data anteriore al 17 febbraio 2023
  • l’opzione di sconto o cessione è ancora possibile anche nel caso in cui al 16 febbraio 2023 i lavori non sono ancora iniziati. Il tutto a condizione che sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori stessi.

È altresì stabilito che, nel caso in cui al 16 febbraio 2023 non risultino versati acconti, la data dell’avvio dei lavori o della stipula di un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto degli interventi, deve essere attestata, sia dal committente sia dall’impresa, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (c.d. autocertificazione).