Forse a breve avremo buone notizie per i tanti lettori che ci hanno scritto perché allarmati dalla Naspi scaduta o vicina al termine. Sicuramente si tratta di una situazione che va presa in considerazione dal governo perché in questa situazione attuale trovare lavoro è molto difficile se non quasi impossibile. E abbiamo già parlato della proposta di introdurre nel prossimo decreto un reddito di emergenza per tutti dal prossimo mese. Il REM si aggirerebbe intorno ai 500 euro e potrebbe essere riconosciuto anche a chi lavorava in nero.

Tuttavia l’importo della Naspi, in media il 75% dello stipendio (con tetto massimo fissato in euro 1.335,40) supera normalmente i 500 euro al mese. Questo potrebbe dire in qualche modo, penalizzare chi percepiva la Naspi. La soluzione alternativa al vaglio prevede di estendere la durata dell’indennità di disoccupazione di due mesi. A conti fatti si otterrebbe il 150% dello stipendio medio, quindi una mensilità e mezza della vecchia retribuzione, distribuita in due mesi di Naspi riconosciuta oltre la scadenza.

La misura tampone punta a concedere ai disoccupati che percepiscono la Naspi, due mesi di tempo in più per cercare lavoro, senza l’ansia di restare senza entrate, sperando che nel frattempo il lockdown sia terminato o sia comunque meno restrittivo. Resta ancora da comprendere come ripartiranno le aziende nella fase 2: quando riprenderanno le assunzioni etc. Ad oggi chi sta percependo la Naspi da un po’ si trova indubbiamente in un limbo preoccupante: da un lato si avvicina il termine oltre il quale si smetterà di ricevere l’assegno, dall’altro trovare lavoro fin tanto che durerà l’emergenza coronavirus, con molte aziende chiuse, appare quasi un miraggio.

Il decreto di aprile si occuperà di questa categoria di persone oltre che degli esclusi dal reddito di cittadinanza e, in accordo con l’Agenzia delle Entrate, anche di coloro che lavoravano in nero.

Probabile proroga in arrivo anche per la cassa integrazione.