Il Decreto Rilancio, attualmente in fase di approvazione in Parlamento, contiene una serie di misure di contrasto all’emergenza epidemiologica ed economica del Coronavirus. Fra i tanti emendamenti che in questi giorni sono stati presentati, spunta quello (a firma Movimento 5 Stelle) del cosiddetto “bonus di cittadinanza digitale”, un contributo di 200 euro per l’acquisto di prodotti informatici e di connettività di rete. Vediamo meglio di cosa si tratta.

 

Bonus di Cittadinanza Digitale, i requisiti

Il bonus di cittadinanza digitale consiste in un contributo di 200 euro a favore di giovani e di categorie a rischio di esclusione.

In particolare, il bonus (se il provvedimento dovesse essere approvato) sarà indirizzato ai:

  • ragazzi che copriranno 18 nel 2021;
  • soggetti di età superiore ai 65 anni.

Come già detto, il Bonus cittadinanza digitale potrà essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto beni e servizi informatici: hardware, software e altri servizi di connettività.

Per poter usufruire del bonus, bisognerà necessariamente essere in possesso di un indirizzo Pec (posta elettronica certificata), in modo da ricevere il bonus direttamente in formato digitale.

 

I deputati proponenti del provvedimento, in una nota diffusa da Adnkronos, affermano: “L’emergenza degli ultimi mesi ci ha confermato, una volta di più, l’importanza di promuovere la diffusione di una cultura digitale tra i cittadini e combattere il digital divide, anche al fine di un efficace contrasto dell’epidemia da Covid-19”. “Un ulteriore importante tassello per garantire al nostro Paese di fare un passo in avanti nel percorso di transizione tecnologica ed essere più competitivo e sicuro”.

 

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