C’è il bonus di accompagnamento alla pensione fino a 516 euro mensili, ma a chi spetta? Spetta ai commercianti con le risorse finanziarie che derivano da un apposito fondo. Precisamente, il fondo per l’indennizzo commercianti che è alimentato attraverso una piccola quota dei contributi previdenziali da versare quando il commerciante è in attività.

Fino a 516 euro al mese, il bonus di accompagnamento alla pensione non è altro che un’indennità. Comunque accessibile nel rispetto di requisiti non solo anagrafici, ma anche contributivi. Precisamente, servono almeno 5 anni di contributi previdenziali obbligatori versati nella gestione INPS commercianti.

Al momento della cessazione dell’attività.

Bonus di accompagnamento alla pensione. Fino a 516 euro al mese. A chi spetta?

Inoltre, per l’accesso al bonus di accompagnamento alla pensione servono 62 anni di età per gli uomini che hanno cessato l’attività commerciale. E 57 anni di età, invece, per le donne. Ma patto che, per l’attività commerciale che è stata chiusa, la licenza sia regolarmente consegnata e non ceduta a terzi.

Il bonus di accompagnamento alla pensione fino a 516 euro al mese, inoltre, è un’indennità che, ai fini pensionistici, non fa scattare la contribuzione figurativa. Con la domanda di accesso all’indennità che si può presentare nell’anno successivo a quello della chiusura dell’attività commerciale.

Chi può ottenere fino a 516 euro al mese di indennizzo. Dai rappresentanti di commercio ai venditori ambulanti

Al bonus di accompagnamento alla pensione possono accedere, tra gli altri, non solo i rappresentanti e gli agenti di commercio. Ma anche i titolari di attività cessate di somministrazione di alimenti e di bevande. Nonché i dettaglianti al minuto che, nel cessare l’attività, hanno operato su aree pubbliche o come venditori ambulanti. Massima attenzione, sempre e comunque, ad una cosa. Ovverosia, ai casi in corrispondenza dei quali, per esaurimento dei fondi, il bonus commercianti è sospeso.