Il nuovo Bonus sport, che avrebbe dovuto coprire il periodo compreso tra il primo di gennaio e il 5 marzo, non è ancora stato erogato, e così monta la protesta dei tanti soggetti che ne avrebbero diritto.

Come se non bastasse, nella squadra dei Ministri del nuovo governo a guida Mario Draghi, manca un Ministro per lo sport. In questi giorni, però, qualcosa si è mosso. Lo stesso Draghi si è espresso in merito a questa vicenda.

Bonus covid sport

All’interno del cosiddetto decreto ristori 5, ancora in attesa di emanazione, secondo quanto dichiarato dall’ormai ex Ministro dello sport, Vincenzo Spatafora, è previsto anche il nuovo bonus per i collaboratori sportivi valido fino al 5 marzo ed erogato con un unico versamento.

Si tratta, in poche parole, di un’indennità, una tantum, in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, le società e associazioni sportive dilettantistiche.

Società che, a causa dell’emergenza Covid, hanno dovuto cessare, ridurre o sospendere la propria attività.

Anche in questo caso l’erogazione del bonus dovrebbe essere automatica per i soggetti già beneficiari dei precedenti “bonus 600 euro” e “bonus 800 euro”.

L’annuncio di Draghi

Il Neo Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, nel corso del dibattito alla Camera, si è finalmente espresso in merito alla questione dei ristori per i lavoratori dello sport.

“Il fatto che io non abbia detto nulla ieri al Senato sullo sport non significa che sia meno importante. È un mondo profondamente radicato nella nostra società e nell’immaginario collettivo, fortemente colpito dalla pandemia. Questo governo si impegna a preservare e sostenere il sistema sportivo italiano tenendo conto della sua peculiare struttura e dei molteplici aspetti che lo caratterizzano, non solo in relazione all’impatto economico, agli investimenti e ai posti di lavoro ma anche per il suo straordinario valore sociale, educativo, formativo, salutistico”.

Purtroppo però, ad oggi, non ci è dato sapere come e quando questi nuovi ristori saranno erogati.

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