Poco tempo fa ci eravamo chiesti se il bonus chef fosse finito nel dimenticatoio, ebbene, proprio ieri è stato pubblicato il decreto  che fissa le regole per il bonus previsto con la Legge n° 178/2020, Legge di bilancio 2021. Si proprio così, legge di bilancio 2021, il decreto attuativo avrebbe dovuto essere adottato entro il 2 marzo 2021, ora siamo a settembre 2022. A ogni modo, il bonus, sotto forma di credito d’imposta, può essere richiesto per le spese relative; all’acquisto di macchinari di classe energetica elevata, destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari; all’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione; alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Il bonus massimo concedibile a ciascun beneficiario arriva fino a 6.000 euro.

Con un successivo provvedimento del Mi.Se. saranno stabilite le modalità, i termini di presentazione e il contenuto dell’istanza per richiedere il credito d’imposta.

Il bonus chef. Requisiti

Il bonus chef ossia l’agevolazione pari al 40% delle spese sostenute come individuate in premessa, è rivolta ai soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti. Sono coperte le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022. 

L’attività può essere svolta sia come lavoratore dipendente, sia come lavoratore autonomo con partita IVA.

Ai fini del bonus, tali soggetti devono:

  • essere residenti o stabilità in Italia;
  • essere alle dipendenze, con regolare contratto di lavoro subordinato, di alberghi e ristoranti, ovvero titolari di partiva IVA per attività di cuoco professionista svolta presso i medesimi soggetti, almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021;
  • avere il pieno godimento dei diritti civili.

Detto ciò, per ottenere il bonus, le spese per le quali si richiede,  devono essere pagate attraverso conti correnti intestati al soggetto beneficiario e con modalità che consentono la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o ricevuta.

 Non sono ammesse all’agevolazione le spese relative a imposte e tasse. L’Iva è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile (vedi ad esempio regime forfetario).

Come richiedere il bonus

Per ottenere il bonus chef, è necessario presentare un’apposita richiesta. In particolare, la domanda andrà presentata in via telematica attraverso la procedura informatica resa disponibile sul sito istituzionale del Ministero (www.mise.gov.it). Ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola istanza.

Con l’istanza, i richiedenti:

  • attestano il possesso dei requisiti previsti dal decreto,
  • riportano l’elenco delle spese sostenute allegando le fatture e le ricevute di pagamento.

Con un successivo  provvedimento del Mise saranno stabiliti le modalità, i termini di presentazione e il contenuto dell’istanza di accesso al credito d’imposta. Con il medesimo provvedimento sono resi disponibili lo schema di istanza di ammissione all’agevolazione ed è precisata l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria da parte del Ministero e gli ulteriori elementi necessari alla corretta attuazione dell’intervento.

Il bonus concesso dal Ministero potrà essere utilizzato solo in compensazione in F24 per pagare imposte e contributi. L’F24 andrà presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Dunque, anche tramite Fisconline.