Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono stati eliminati alcuni progetti ritenuti dall’esecutivo “inutili”, come ad esempio i 4,7 miliardi necessari per finanziare il bonus cashback fino a giugno 2022. Questo ha permesso di aumentare di molto le risorse destinate ad istruzione e ricerca, ma che fine farà questa misura e i rimborsi di luglio? Cerchiamo meglio di capire cosa sta succedendo.

Bonus Cashback e Super Cashback, cos’è?

Il programma – che sostanzialmente si divide in 2 distinti bonus: il bonus cashback e il super bonus cashback – si divide in periodi di tempo di sei mesi ciascuno.

Al termine di ogni periodo, entro i limiti previsti dalla normativa, verranno rimborsate le somme accumulate.

I periodi sono così suddivisi:

  • 1° Semestre, 1° gennaio 2021 – 30 giugno 2021;
  • 2° Semestre, 1° luglio 2021 – 31 dicembre 2021;
  • 3° Semestre, 1° gennaio 2022 – 30 giugno 2022.

La misura costa complessivamente circa 5 miliardi di euro. Somme che sarebbero dovute arrivare dal piano Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma di cui non c’è più traccia.

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che fine faranno i rimborsi?

Come già detto, all’interno dell’ultima bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), non c’è più traccia del bonus cashback. Quest’ultima misura, a dirla tutta, non ha mai trovato piena approvazione da parte dell’Europa.

Cosa succede a questo punto?

Il governo potrebbe decidere di eliminare del tutto l’intero programma del bonus cashback, ma non è ancora detto.

Secondo alcune indiscrezioni, infatti, lo stesso esecutivo potrebbe stanziare le somme necessarie ricorrendo a fondi nazionali. In quest’ultima ipotesi, la misura potrebbe trovare spazio nella prossima legge di Bilancio.

Ad ogni modo, i rimborsi del bonus cashback per il primo semestre (1° gennaio 2021 – 30 giugno 2021) non subiranno alcun cambio di programma e saranno erogati regolsrmente.

 

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