Abbiamo parlato più volte del bonus cashback, l’asso nella manica del governo per la lotta al contante. Fino a 300 euro all’anno di rimborso (il 10% di una spesa massima di tre mila euro) più il super premio per chi usa di più la carta (una sorta di lotteria per i primi che raggiungono un certo numero di operazioni). Molti di voi che ci leggono sapranno già di che cosa parliamo. Se vi siete persi i nostri precedenti approfondimenti e la notizia vi suona nuova, leggete qui:

 

per il bonus cashback servono almeno 50 operazioni con carta

anche il caffè può fare la differenza se paghi con carta

cosa cambia al supermercato con il bonus cashback

 

Come sarà erogato il bonus cashback

Il piano cashless entrerà nel vivo con questa misura a dicembre.

Si attendono le regole operative per capire esattamente come funzionerà il rimborso del 10% degli acquisti con carta. Si fa sempre più strada l’ipotesi di un accredito diretto sul conto corrente. A questo punto sorgono nuovi dubbi: ci saranno delle regole che limitano l’utilizzo di quei soldi rimborsati?

Il bonus sul conto va speso?

La logica del bonus cashback è quella di incentivare i pagamenti elettronici (con carta ma anche tramite app e bonifici purché non in contanti). Partendo da questo assunto, qualcuno ha avuto un dubbio: saremo obbligati a spendere il bonus di 300 euro accreditato sul conto corrente? Sulla base delle indicazioni attuali (ma, ribadiamo, occorre sempre e comunque attendere l’ufficialità) non è previsto alcun obbligo di questo tipo. Certo il bonus cashback si ripete nel tempo quindi potrebbe convenire continuare a fare acquisti con la carta per ottenere il rimborso senza soluzione di continuità. Tuttavia ben si potrebbe decidere di mettere da parte o di prelevare i soldi rimborsati con il primo cashback. Stesso discorso possiamo fare per ora per il super premio cashback riservato a chi utilizza la carta di credito più spesso.