In questi giorni si sta tanto parlando di un fantomatico bonus casalinghe da circa 500 euro.

In realtà, come è stato chiarito anche da Altroconsumo.it, “molti organi di stampa l’hanno confuso con il “bonus sociale”.

Il bonus casalinghe, in effetti, è una altra cosa. Sostanzialmente, si tratta di un contributo, che esiste già da qualche anno, finalizzato alla formazione e ad incrementare le opportunità culturali e l’inclusione sociale di donne e uomini che svolgono attività domestica a titolo gratuito. Anche nel 2022, sarà possibile richiedere il bonus in argomento.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Fondo formazione casalinghe, cos’è e a chi spetta?          

Il decreto di “Agosto” ha istituito un “fondo formazione casalinghe” da 3 milioni l’anno a partire dal 2020.

Il fondo verrà istituito presso il ministero dell’Economia ed è “finalizzato alla formazione e ad incrementare le opportunità culturali e l’inclusione sociale, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, delle donne che svolgono attività prestate nell’ambito domestico, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico, iscritte all’Assicurazione obbligatoria per il lavoro svolto in ambito domestico”.

Dunque, il bonus casalinghe vero e proprio consiste in un fondo destinato alla formazione delle persone (uomini e donne) che si occupano della cura della casa; i quali, sostanzialmente, potranno accedere ad una serie di corsi anche online.

Il bonus sociale vale davvero 500 euro e spetta (anche) alle casalinghe

Come già detto in apertura, in questi giorni, si sta facendo molta confusione tra il bonus casalinghe e il bonus sociale. Quest’ultimo spetta sicuramente anche alle casalinghe ma ha una portata decisamente più ampia.

Si tratta, infatti, di una prestazione dedicata ai cittadini in condizioni economiche disagiate.

L’assegno spetta ai cittadini italiani e stranieri in possesso dei seguenti requisiti:

  • 67 anni di età;
  • stato di bisogno economico;
  • cittadinanza italiana e situazioni equiparate;
  • residenza effettiva in Italia;
  • requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia.

Inoltre, i cittadini comunitari devono essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza e i cittadini extracomunitari devono essere titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

L’importo dell’assegno è pari a 460,28 euro per 13 mensilità. Il limite di reddito è pari a 5.983,64 euro annui e 11.967,28 euro, se il soggetto è coniugato.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito dell’INPS.