Sfruttare i bonus casa diventa ancora più importante. Arrivano le direttive europee per i Paesi membri per adeguarsi al meglio agli obiettivi del pacchetto Fit for 55. Un pacchetto, il cui obiettivo è quello di azzerare completamente, entro il 2050, le emissioni dell’intero patrimonio edilizio dell’Unione Europea.

Insomma edifici green in tutta Europa che impattano quanto meno possibile (fino a giungere a livello zero) sull’inquinamento e sugli sprechi energetici.

Si tratta di prescrizioni a cui, i Paesi membri, l’Europa chiede di adeguarsi.

Prescrizioni che sono diverse a seconda che trattasi di edifici residenziali e non residenziali.

Gli obiettivi green per le case

Per gli edifici residenziali esistenti si chiede il raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico in più step. Nel dettaglio, l’obiettivo è quello di far si che il consumo medio di energia primaria di questi edifici si attesti almeno ai seguenti livelli:

  • entro il 2033, alla classe di prestazione energetica D
  • entro il 2040, ad un livello fissato da ciascun Stato membro per garantire un parco immobiliare nel 2023

Entro il 2050, invece, tutti gli edifici residenziali esistenti dovrebbe diventare ad emissione zero.

Sono, comunque, previste delle eccezioni a questi obiettivi. Parliamo di:

  • edifici storici
  • luoghi di culto ed edifici destinati ad attività religiose
  • edifici indipendenti con superfice inferiore a 50 metri quadri
  • edifici di proprietà delle forze armate e quelli destinati a scopi di difesa
  • siti industriali, officine e edifici agricoli non residenziali.

Si richiede anche l’installazione di più infrastrutture per biciclette e veicoli elettrici. Quindi, punti di ricarica e più parcheggi per biciclette.

Bonus casa, aspettare o ristrutturare subito?

Se l’Europa vuole che le case dei cittadini siano tutte green significa che prima o poi i cittadini dovranno ristrutturare casa per adeguarsi.

Ed oggi in Italia c’è chi ha già una casa green e chi, invece, la sta rendendo tale facendo leva anche sulla possibilità di sfruttare sgravi fiscali sulle spese sostenute per i lavori fatti.

Parliamo ad esempio dell’ecobonus, del superbonus, del bonus per l’installazione di pannelli fotovoltaici e quello per l’installazione di colonnine di ricarica.

Si tratta però di bonus che per adesso hanno una scadenza. Anzi alcuni sono anche già scaduti, come il superbonus su villette unifamiliari.

C’è, invece, ad esempio l’ecobonus, ossia la detrazione fiscale per lavori finalizzati al risparmio energetico che è prorogato fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Non deve confondersi con l’ecobonus auto 2023.

Meglio muoversi adesso prima che scadono queste detrazioni fiscali oppure rimandare la ristrutturazione?

La fretta potrebbe portare a decisioni errate incidendo negativamente anche sulle proprie tasche. Anche se, per ora, i bonus casa in Italia hanno pochi anni di vita ancora, le prospettive di ulteriori proroghe per il futuro sono più che incoraggianti.

Ci saranno, infatti, incentivi dall’Europa proprio per incoraggiare le ristrutturazioni finalizzati al passaggio ad emissioni zero delle case. Aiuti che saranno sia economici sia fiscali. Quindi, si prospetta ancora lunga vita per i bonus casa.