Per i bonus casa, facciamo il punto della situazione sulla cessione del credito fiscale. Per il 2022 ed anche per il 2023. Con tutte le novità da sapere visto che, a partire dal 110%, i bonus edilizi negli ultimi due anni sono stati spesso rivisti e corretti. Anche in ottica anti-frode.

Non a caso, proprio per prevenire le truffe, su crediti legati ai bonus casa è stato introdotto il codice univoco. Che è in grado di garantire la tracciabilità. E che è una novità che va a coinvolgere tutti gli attori della filiera.

Ovverosia, le ditte lavori, i condomini, i proprietari di immobili, le banche e gli intermediari finanziari.

Bonus casa, facciamo il punto sulla cessione del credito 2022 e 2023: novità da sapere

Nel passaggio dal 2022 al 2023, inoltre, per i crediti sui bonus casa attenzione agli interventi incentivati sulle villette. Per le case unifamiliari, salvo proroghe, il 110 è infatti in vigore solo per l’anno in corso. Inoltre, entro il prossimo 30 settembre del 2022 sarà necessario rispettare il vincolo SAL del 30%.

Il bonus casa 110, infatti, proseguirà poi nel 2023, nel 2024 e nel 2025 per i condomini. Ma non per i lavori incentivati sulle villette unifamiliari. In più, per il 2024 e per il 2025, non avrà più senso parlare di 110. In quanto ci sarà un decalage al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Chiaramente al netto di eventuali correttivi a livello legislativo.

Le novità da sapere sul 110 a partire dall’1 maggio del 2022

Tra le novità da sapere sul 110, sempre per quel che riguarda i bonus casa ed i crediti fiscali associati, c’è inoltre quella della cessione parziale. Con la possibilità di cedere anche una singola rata. Ma questo vale per le prime comunicazioni di esercizio dell’opzione a partire dall’1 maggio del 2022. In quanto, prima di questa data, restano valide e in vigore le vecchie regole.