Il bonus bollette, sostanzialmente, consiste in un contributo per il pagamento delle utenze elettriche, idriche e del gas, a favore dei soggetti più bisognosi. Anche a causa dell’attuale impennata dei prezzi dell’energia (e non solo), il nuovo esecutivo adesso intende riformare questo Istituto.
Il disegno della Legge di bilancio 2023, si legge in un documento pubblicato di recente da ARERA, all’articolo 6 prevede l’ampliamento della platea dei beneficiari con una nuova soglia ISEE fino a 15.000 euro, oltre a un’altra importante novità.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus bollette cos’è e a chi spetta

Come già detto in premessa, il nostro ordinamento prevede un bonus sociale (o bonus bollette), grazie al quale è possibile ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas naturale e idrica. Si tratta di un contributo a favore dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico. Per effetto del decreto Energia, approvato in Consiglio dei Ministri il 18 marzo 2022, da aprile di quest’anno il limite ISEE per l’accesso al bonus in argomento è stato aumentato a 12 mila euro, rispetto agli 8.265 euro previsti in via ordinaria.

La procedura per richiedere lo sconto è quasi automatica. Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali sono riconosciuti automaticamente ai cittadini che ne hanno diritto, ma sarà indispensabile presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ogni anno oppure risultare titolari di Reddito o Pensione di Cittadinanza.

Legge di bilancio 2023, quali sono le novità?

L’articolo 6 del disegno di legge di bilancio 2023 prevede delle importanti modifiche all’istituto del Bonus bollette.
In particolare, è previsto l’ampliamento della platea dei beneficiari del contributo, grazie all’innalzamento della soglia ISEE, che passa da 12.000 euro a 15.000 euro.
L’entità del bonus dipenderà proprio dall’ISEE e dovrebbero essere previste tre classi di reddito con tre differenti percentuali di sconto:

  • fino a 8.265 euro, il bonus è pari al 100%;
  • fino a 12.000 euro, il bonus è pari al 70-80%;
  • da 12.000 fino a 15.000 euro, il bonus è pari al 60-60%.

Oltre a questo, si legge nella bozza del disegno di Legge di Bilancio:

E’ stato previsto un termine oltre il quale non vengono più conservati eventuali crediti a favore del cliente titolare di bonus qualora nei mesi precedenti la spesa effettiva sia risultata inferiore al bonus.

Grazie a quest’ultima novità, saranno aiutati maggiormente i soggetti che necessitano di più supporto. Si pensi, ad esempio, a coloro che vivono nelle zone climatiche più fredde.
Infine, il bonus sarà adeguato mensilmente e non più ogni tre mesi come avviene oggi.