Sui documenti per la domanda del bonus bici (tecnicamente bonus mobilità 2020, che include anche i monopattini), il Governo sembra essersi aperto ad una maggiore flessibilità.

Secondo l’ultima versione, infatti, non sarà necessaria la fattura. Il governo sembra propenso ad ammettere come prova dell’acquisto lo scontrino, parlante però. Rispetto a quelli tradizionali, gli scontrini parlanti forniscono informazioni più dettagliate.

Se un negozio rilascia uno scontrino generico probabilmente questo conterrà solo l’indicazione del totale speso e, tutto al più, del reparto.

Uno scontrino parlante, invece, specifica anche il modello.

Bonus bici per acquisti già fatti anche senza fattura

La richiesta della fattura come prova di pagamento della bici aveva preoccupato soprattutto chi aveva già comprato la bici o il monopattino. Ricordiamo infatti che il bonus ha efficacia retroattiva al 4 maggio 2020. Dunque gli acquisti in questo settore fatti a maggio (dal 4 in poi) e giugno e comunque prima della legge saranno agevolabili e rientreranno nel bonus mobilità. Questi ultimi però, rischiavano di restare fuori proprio perché il requisito condizionante dell’emissione fattura era stato reso noto dopo. Ebbene sapere che basta lo scontrino parlante per poter fare domanda del bonus bici può essere in tutti questi casi rassicurante.

Nel frattempo c’è chi attende di conoscere tutti i dettagli. Ricordiamo che la piattaforma dovrebbe essere disponibile intorno al 16-17 luglio prossimo.