Arriva l’accordo per il bonus bici sui documenti per l’acquisto: si aspetta ancora l’app ufficiale. Quella che gira online è una truffa. Chi cade nella fretta rischia di perdere fino a 500 euro.

La bagarre in merito al bonus bici riguarda la documentazione richiesta, soprattutto in merito agli acquisti già fatti. Da ultimo il ministero dell’Ambiente ha raggiunto l’accordo ritenendo sufficiente indicare nello scontrino parlante, il codice fiscale e la specifica dei prodotti comprati (un po’ come già avviene con i farmaci detraibili).

Ricordiamo che la copertura economica permette di recuperare il 60% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 500 euro. Gli acquisti agevolabili sono quelli che vanno dal 4 maggio al 31 dicembre 2020. Il riconoscimento dell’effetto retroattivo serve a tutelare chi ha acquistato bici, monopattini e segway prima che fosse resa pubblica l’applicazione ufficiale.

A tal proposito: quando sarà disponibile l’app per il bonus bici?

Bonus bici, attenzione alla truffa e alle finte app per il voucher

Ci sono siti e app non ufficiali che già millantano di offrire presunti bonus mobilità. Con una nota la settimana scorsa, il  ministero ha messo in guardia gli utenti: “Quando sarà disponibile l’applicazione istituzionale sul sito del ministero dell’Ambiente, l’unico sito da cui si potrà accedere ai benefici, l’opinione pubblica sarà informata con largo anticipo”.

L’applicazione ufficiale sarà accessibile tramite credenziali Spid sul portale del ministero dell’Ambiente: minambiente.it. Per quanto riguarda le tempistiche ottimisticamente parliamo di fine luglio inizio agosto. Le opzioni di utilizzo saranno due, a seconda che l’acquisto sia già stato perfezionato o ancora da compiere. Nel primo caso si dovrà chiedere un rimborso, nel secondo un voucher elettronico. Le due richieste andranno in ordine cronologico: prima si darà spazio alle domande di rimborso retroattive, poi all’emissione di nuovi voucher.

Questo ordine dovrebbe servire ad evitare che il sito vada in tilt nel click day.