L’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 27 del 14 luglio 2022, ha fornito utili chiarimenti in merito al cosiddetto bonus benzina. Stiamo parlando dell’incentivo economico che consiste nell’erogazione di buoni carburante esentasse a favore dei lavoratori.

L’Agenzia delle entrate, in particolare, ha chiarito che al contributo in argomento rimane separata la normativa relativa ai benefits di welfare aziendali. In questo modo, è possibile ottenere un rimborso benzina fino a 450 euro. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus benzina cos’è e a chi spetta

Il bonus Benzina, sostanzialmente, non è altro che un buono che i datori di lavoro privati “possono” erogare ai propri lavoratori dipendenti.

Buoni che sono “esclusi da imposizione fiscale” per un ammontare massimo di euro 200 per lavoratore.

Al riguardo, però, bisogna fare alcune doverose precisazioni. Il bonus non è altro che una forma di welfare aziendale, che consiste nella possibilità (e non obbligo) di erogare tali contributi esentasse.

Il dipendente non deve fare alcuna domanda all’INPS per ottenere il bonus benzina. L’erogazione dello stesso sarà lasciata alla discrezionalità dello stesso datore di lavoro.

Infine, è stato da poco reso noto che il buono può essere erogato anche ai possessori di auto elettriche per effettuare le ricariche.

Ecco come ottenere 450 euro di rimborso benzina

Il bonus benzina, così come chiarito dalla stessa Agenzia, non è in contrasto con la norma che prevede altri tipi di benefits che rientrano nell’ambito di applicazione del welfare aziendale.

In particolare – ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del TUIR – “non concorre alla formare il reddito di lavoro dipendente il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se, complessivamente, di importo non superiore a euro 258,23 l’anno; se il valore in questione è superiore a detto limite, lo stesso concorre interamente a formare il reddito”.

Il bonus benzina di euro 200, sottoposto comunque alla medesima disciplina, “rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella generale”.

Ne consegue che il contributo in argomento può raggiungere un valore di 200 euro; ma, oltre a questo, è possibile ottenere altri benefits esentasse per un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).

Per fare un esempio, se il valore dei buoni benzina è pari ad euro 250 e quello degli altri benefit è pari ad euro 200, l’intera somma non concorre alla formazione del reddito. In questo caso, infatti, l’eccedenza di euro 50 confluisce nell’importo ancora capiente degli altri benefit di cui all’articolo 51, comma 3, del TUIR.