Mentre la Legge di bilancio 2023  è arrivata in Parlamento, primo passaggio alla Camera dei Deputati, con misure in favore delle famiglie e delle imprese soprattutto a contrasto del caro bollette, arriva una cattiva notizia per tutti i contribuenti. Infatti, con effetti già dal 1° dicembre, lo sconto sulle accise applicate alla benzina viene quasi dimezzato.

Davvero una una novità dal sapore amaro che arriva proprio sotto Natale, periodo nel quale le famiglie sono alle prese con regali che quest’anno saranno all’insegna del risparmio e soprattutto dell’originalità.

Dunque, dopo poche settimane dall’entrata in vigore del DL 176/2022, decreto Aiuti-quater, che aveva prorogato lo sconto di 30 centesimi fino al 31 dicembre, ora arriva il taglio. Non è chiaro quali siano le reali intenzioni del Governo che a volte sembrerebbe voler effettivamente dare una mano a imprese e famiglie e dall’altro, invece, con una misura a dir poco sconcertante, taglia sotto Natale lo sconto sulle accise.

Non ci sarà da meravigliarsi se nelle prossime settimane, considerati gli ulteriori rincari sul costo del petrolio, si arriverà a pagare il diesel (gasolio) quasi a 2 euro e la benzina a 1,80 cent. A scapito di tutti coloro che, percorrendo decine di migliaia di chilometri ogni anno, hanno optato per un’auto con motore diesel  proprio per risparmiare sulle spese di carburante. Tanto che, ironicamente, viene da chiedersi: non sarà per la presenza del suffisso GAS che abbiano aumentato i prezzi anche del diesel?

Il bonus benzina

L’Art. 2 del DL 176/2022, ha previsto la proroga del taglio sulle accise applicate ai carburanti fino al 31 dicembre 2022.

In particolare, considerando anche gli effetti ai fini Iva, il decreto citato confermava il taglio di 30,5 centesimi al litro. Per il GPL lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg, che sale a circa 10 centesimi considerando l’Iva.

Complessivamente, erano state confermate le seguenti accise:

  • per la benzina, 478,40 euro per mille litri;
  • per gli oli da gas o il gasolio usato come carburante, 367,40 euro per mille litri;
  • gas di petrolio liquefatti (Gpl) usati come carburanti, 182,61 euro per mille chilogrammi;
  • per il gas naturale usato per autotrazione (metano), zero euro per metro cubo.

L’aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento.

Fino al 31 dicembre non si sarebbe applicata l’aliquota agevolata sul gasolio commerciale usato come carburante (numero 4-bis, della Tabella A allegata al Dlgs n. 504/1995-trasporto merci). Infatti, lo sconto sulle accise, bonus benzina, inibisce tale agevolazione.

Il nuovo decreto del Governo.  Lo sconto è quasi dimezzato

Come detto in premessa,  dopo poche settimane dall’entrata in vigore del DL 176/2022, decreto Aiuti-quater, che aveva prorogato lo sconto di 30 centesimi fino al 31 dicembre, ora arriva il taglio.

In particolare, con il nuovo DL 179/2022, che potrebbe essere battezzato come “decreto beffa di Natale“, è confermata l’aliquota sul gas naturale usato per autotrazione che resta invariata nella misura di euro zero per metro cubo, ma, a decorrere dal 1° dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022, le aliquote di accisa di benzina, gas e GPL, vengono riviste al rialzo nei seguenti termini:

  • benzina: da euro 478,40 ad euro 578,40 per mille litri;
  • oli da gas o gasolio usato come carburante: da euro 367,40 ad euro 467,40 per mille litri;
  • gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburante: da euro 182,61 ad euro 216,67 per mille chilogrammi.

Dal 1° dicembre  riprende a essere operativa l’aliquota agevolata sul gasolio commerciale usato come carburante (numero 4-bis, della Tabella A allegata al Dlgs n. 504/1995-trasporto merci).

Dal 1° gennaio 2023 saranno in vigore le aliquote di accisa ordinarie. Dunque, ci sarà un ulteriore incremento e il bonus benzina, salvo ulteriori proroghe, perderà così la sua efficacia.