Non solo l’Italia, ma il continuo aumento del carburante preoccupa anche altri Paese. Su tutti la Francia che ha toccato livelli record. Ecco perché il primo ministro francese, Jean Castex, braccio destro del presidente Macron, ha annunciato un bonus benzina di 100 euro per le famiglie (ma non per tutte).

Nessuna traccia invece, di un ristoro Italia, dove ormai il prezzo della benzina è salito al di sopra di 1,733 euro. Cosa più preoccupante, nel nostro Paese, è il caro metano (in alcuni distributori si arriva anche ad oltre 2 euro al kg).

Anche il gasolio non resiste agli aumenti, con un prezzo medio poco al di sotto di 1,600 euro.

Bonus benzina in Francia: richiesto il requisito reddituale

In Francia mancano ormai 6 mesi alle elezioni presidenziali ed il governo annuncia questo bonus benzina di 100 euro. Agli occhi di tutti potrebbe sembrare solo una mossa politica, ma fatto sta che il beneficio darà una boccata di ossigeno alle famiglie francesi.

Annunciato anche il blocco del prezzo del gas per tutto l’anno 2022.

Il bonus benzina, comunque, non sarà per tutti, ma solo per i lavoratori che necessitano di spostarsi con la propria auto per recarsi al lavoro o, comunque, per svolgere il proprio lavoro. Inoltre è posto un requisito reddituale: bisogna guadagnare al di sotto dei 2.000 euro netti al mese. Ammessi anche disoccupati e pensionati.

La situazione italiana: il governo deve intervenire

In Italia di bonus benzina nessuna traccia. A battere il pugno è Assoutenti chiedendo un intervento urgente da parte del nostro governo contro la nuova emergenza carburanti.

La proposta è quella di tagliare subito le accise anacronistiche altrimenti ci saranno rincari a cascata sulle famiglie (oggi per ogni litro di benzina, di tasse se ne vanno 1,04 euro a titolo di accise che continuano a gravare da anni sugli italiani).

“L’andamento dei listini dei carburanti rappresenta oramai una emergenza, con benzina e gasolio che costano oggi oltre il 20% in più rispetto ad inizio anno.

Un danno enorme per i consumatori che oltre a pagare di più i rifornimenti alla pompa, subiscono effetti diretti sui prezzi al dettaglio, che aumentano a causa dei maggiori costi di trasporto”. Così spiega Furio Truzzi, presidente di Assoutenti.

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