Il Pd è stato chiamato a spiegare la ratio dell’emendamento al bonus mamma presentato in commissione Affari Sociali sottolineando che il tetto Isee è da riferirsi alla cumulabilità dei due sussidi. Ricordiamo, a chi non avesse seguito gli ultimi sviluppi in tema di incentivi, che il bonus mamma prevede l’erogazione una tantum di 800 euro per le donne dal settimo mese di gravidanza, mentre, come forse più noto, il bonus bebè comporta per le aggiudicatarie un beneficio di 80 euro al mese (960 euro annui) ai nati nel triennio 2015-2017 da nuclei familiari con Isee sotto i 25 mila euro.

Il tetto a cui si fa riferimento nell’emendamento quindi non sarebbe generalizzato ma riferito alla cumulabilità di bonus mamma e bonus bebè per chi ha redditi inferiori a 13 mila euro. Leggendo direttamente il testo si evince che il bonus mamma è “cumulabile con il beneficio di 190 per i cui all’articolo 1, comma 125 della legge 23 dicembre 2014, n. soli nuclei familiari che si trovino in una condizione economica corrispondente a un valore dell’Isee (…) non superiore a 13.000 euro annui”.

Bonus bebè e bonus mamma: quale spetta nel 2017 in base al reddito?

Ecco dunque il quadro completo che si prospetta l’anno prossimo in base al reddito per chi avrà un figlio nel 2017.

  • per Isee sotto i 13 mila euro ci dovrebbe essere la possibilità di accumulare l’assegno una tantum da 800 euro (bonus mamma) con quello di 80 euro al mese (natalità);
  • per Isee compreso tra i 13 mila e i 25 mila euro esiste alternativamente la possibilità di richiedere 800 euro subito o 960 dilazionati.

Bonus asilo nido e tetto Isee

Il tetto Isee vero e proprio, e quindi non da un punto di vista di cumulabilità, è previsto invece per il bonus da 1000 euro per gli asili nido: per tutti i nati nel 2016 un Isee sotto i 25 mila euro.