Il bonus mobili e grandi elettrodomestici (detrazione 50%) spetta a condizione che si sta anche ristrutturando la casa da arredare. Quindi, a condizione che il contribuente goda anche del c.d. bonus ristrutturazione 50%.

Esempio

Il sig. Giuseppe, nel 2023 sostiene spese di ristrutturazione per la propria casa e su queste spese godrà del bonus ristrutturazione 50%. Nel 2023, lo stesso Giuseppe acquista mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare questa casa. Su queste ultime spese può godere anche del bonus mobili e grandi elettrodomestici.

Quindi, doppia detrazione fiscale.

Ci viene chiesto in redazione se il bonus mobili spetta anche laddove si goda del nuovo bonus barriere architettoniche 75% previsto per spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025.

Il bonus barriere architettoniche 75%

Il bonus barriere architettoniche 75% è una detrazione fiscale (appunto del 75%) riconosciuta a fronte di spese sostenute per lavori finalizzati all’eliminazione/superamento di barriere architettoniche in edifici esistenti.

Previsto per spese fatte nel periodo 1 gennaio 2022 – 31 dicembre 2025, lo sgravio fiscale è da spalmare in 5 quote annuali di pari importo. C’è possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito.

Il pagamento della spesa deve essere fatto con bonifico parlante, ossia quello da cui risultano: i dati fiscali del beneficiario del bonus, la causale di versamento, i dati fiscali del destinatario del bonifico.

Per il bonus mobili ci devono essere lavori sulla casa

Come detto, il bonus mobili e grandi elettrodomestici spetta a fronte di acquisti destinati ad arredare una casa oggetto di lavori di ristrutturazione e a fronte dei quali si gode anche del relativo bonus ristrutturazione 50%.

Se non c’è bonus ristrutturazione non può esserci bonus mobili.

La guida dell’Agenzia Entrate indica quali sono i lavori che poi ammettono la possibilità di accedere anche al bonus mobili. Tra questi rientrano quelli di manutenzione straordinaria come, ad esempio, installazione di ascensori e scale di sicurezza.

I lavori finalizzati all’eliminazione/superamento di barriere architettoniche (che possono essere, ad esempio, anche l’installazione di un ascensore) sono qualificabili come “manutenzione straordinaria” e, quindi, a nostro parere come tali ammettono anche il bonus mobili.

Se così non fosse si creerebbe una disparità di trattamento rispetto al fatto che l’Agenzia delle Entrate ammette il bonus mobili anche laddove ci siano lavori da sismabonus e superbonus (Circolare n. 30/E del 2020).

D’altronde il bonus barriere architettoniche 75% è alternativo (non cumulativo) rispetto al bonus ristrutturazione 50% previsto per la stessa tipologia di lavori.

In conclusione, a nostro parere si può avere bonus mobili anche quando ci sono lavori che danno diritto al bonus barriere architettoniche 75%.