Promosso da Autostrade S.p.A. e finalizzato a risarcire gli utilizzatori della rete autostradale a fronte dei disagi subiti a causa dei ritardi nella percorrenza delle tratte, il bonus autostrade si concretizza in un vero e proprio cashback per gli utenti (quindi, un rimborso).

Per ora è iniziato nella sua fase sperimentale dal 15 settembre 2021 e proseguirà fino al 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio 2022, se l’esame è superato, dovrebbe essere esteso a tutti.

Gli importi del bonus autostrade

Il bonus autostrade si concretizza in un rimborso per ritardi nella percorrenza della rete stradale gestita da Autostrade S.

p.A.

E’ proporzionato alla consistenza del ritardo ed al chilometraggio da percorrere. Inoltre, il bonus spetta solo laddove il ritardo sia causato dalla presenza di cantieri che causano un restringimento della carreggiata e, quindi, una riduzione della corsia di viabilità.

Per il calcolo dei ritardi si farà riferimento a Google Maps. Ciò implica che gli spostamenti degli utenti saranno tracciati. Il riferimento sarà il tempo medio di percorrenza richiesto per percorrere quel tratto.

Un ritardo al di sotto dei 15 minuti non sarà mai rimborsato. Scatta il bonus autostrade pari al 100% del pedaggio, ad esempio, in caso di ritardo compreso tra 15 minuti – 29 minuti quando il tratto da percorrere è compreso tra 0-29 Km. Se, invece, ad esempio, il tratto da percorrere è compreso tra 50-99 km ed il ritardo è compreso tra 15-29 minuti, il rimborso scende al 50% del costo del pedaggio pagato.

Il bonus autostrade sarà sempre pari al 100% del pedaggio in caso di ritardi oltre i 120 minuti, indipendentemente dal chilometraggio da percorrere.

I casi in cui non scatta il rimborso

Come anticipato, il bonus autostrade spetta solo in caso di presenza di cantieri che causano un restringimento della carreggiata e presenti su tratti di competenza di Autostrade S.p.A.

Non ci sarà rimborso:

  • nell’ipotesi di cantieri che non comportano limitazioni alla viabilità
  • in caso di chiusura della sola corsia di emergenza
  • presenza di cantieri fuori dalla rete autostradale e ciò anche se questi provocano poi code in autostrada
  • cantieri presenti su autostrade a sistemi aperti (ossia quelle con barriere presenti solo all’ingresso e all’uscita e senza caselli intermedi nel tratto di percorrenza)
  • cantieri presenti su tratti non gestiti da autostrade (ad esempio la tangenziale)
  • ritardi causati dalla presenza di incidenti
  • altre cause esterne ai cantieri (allerta meteo, manifestazioni, ecc.).

Come avviene il rimorso: a chi servirà l’app Free to X

Il bonus autostrade è partito con una fase sperimentale nel settembre del 2021 e solo dal 2022 potrebbe entrare in vigore definitivamente e fino ad esaurimento di risorse (per ora circa 250 milioni di euro).

La sperimentazione è riservata ai possessori di Telepass con l’opzione Pay X (si tratta del contratto telepass completo (con obbligo di c/c presso la BNL).

In merito alle modalità di rimborso queste sono diverse. In dettaglio:

  • per il possessori di Telepass il rimborso è e sarà automatico
  • per coloro che, invece, pagano con carta o in contanti avrà una funzione fondamentale l’App “Free to X” di Autostrade S.p.A. scaricabile da Store Android e Ios.

L’app servirà a tali utenti per fotografare ed inviare la ricevuta della tratta pagata. Il rimborso si avrà, almeno in questa prima fase di sperimentazione (che dovrebbe concludersi a fine 2021) mediante accredito dell’importo sul conto corrente dopo aver inserito il proprio Iban nell’app stessa.

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