Buone notizie per i lavoratori. Ad agosto arriveranno i primi sgravi Irpef in busta paga per chi ha un contratto di lavoro dipendente. Mentre per i lavoratori autonomi ci sarà uno sgravio contributivo per il 2021.

Ma in cosa consistono esattamente questi bonus che spettano ai lavoratori? Precisiamo che per i dipendenti si tratta di una prassi che riguarda le detrazioni da lavoro dipendente. Per i lavoratori autonomi, invece, è una misura una tantum prevista per il 2021.

Bonus in busta paga, quanto vale?

Le detrazioni per lavoro dipendente sono calcolate in base alle ore lavorate e al tipo di contratto di lavoro (part time o a tempo pieno).

L’importo va da 690 a 1.880 euro. La cifra massima è riconosciuta solo nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato e con Isee non superiore a 8.000 euro.

Con Isee più alto, scende anche il bonus Irpef spettante fino al minimo di 690 euro per importi superiori a 30.000 euro. Si azzera, invece, se si supera i 55 mila euro di reddito annuo.

Lo sgravio contributivo

Per quanto riguarda le misure a sostegno dei lavoratori autonomi, è stato previsto il cosiddetto Anno Bianco. Si tratta di un bonus contributivo che arriva fino a 3.000 euro e riguarda specificatamente l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per tutto il 2021.

L’esonero così concepito dal governo già nella legge di bilancio per il 2021 non è automatico. I titolari di partita iva devono farne richiesta alla propria cassa previdenziale a patto che rientrino in determinati requisiti.

Le condizioni previste dalla legge sono:

  • reddito complessivo 2019 non superiore a 50.000 euro;
  • calo di fatturato tra il 2019 e il 2020 pari ad almeno il 33%.

La domanda di sgravio deve essere presentata al Inps entro il 30 settembre 2021 e alle altre casse di previdenza entro il 31 ottobre 2021.

Cumulabilità dei bonus

I bonus così descritti si possono cumulare. Se, ad esempio, un lavoratore ha svolto dapprima attività di lavoro autonomo e poi come lavoratore dipendente, ha diritto ad entrambe le agevolazioni.

Ovviamente i benefici andranno ripartiti proporzionalmente al periodo di lavoro svolto e sempre nel rispetto dei requisiti di reddito previsti dalla normativa e delle condizioni necessarie.