Chi ha diritto al Bonus affitto con il reddito di cittadinanza riceve una quota B integrata nel sussidio mensile. Tale quota può arrivare fino ad un massimo di 280 euro. Con la carta del RdC (che non dispone di IBAN) è possibile pagare il canone dell’affitto tramite bonifico SEPA. Pagare l’affitto con la prepagata è una possibilità, non un obbligo, quindi, si può pagare anche tramite accredito su conto corrente.

Il furbetto o la persona in serie difficoltà non si pone il problema di ‘come’ pagare.

Si chiede:

Se prendo un extra dal reddito di cittadinanza come bonus affitto ma non lo pago che cosa rischio?”.

Bonus affitto con reddito di cittadinanza: se non pago il sussidio può essere pignorato?

Con il blocco degli sfratti per morosità, ci sono inquilini che percepiscono il bonus affitto con il reddito di cittadinanza ma la rata dell’affitto non la pagano. Cosa rischiano? Il sussidio può, in questo caso, essere pignorato?

Il Tribunale di Trani con l’ordinanza n. 6028 del 30 gennaio 2020 ha dichiarato il reddito di cittadinanza pignorabile per adempiere all’obbligo di assegno di mantenimento dei figli minori. Il Tribunale di Trani ha chiarito che il reddito di cittadinanza non ha natura alimentare e non fa parte delle disposizioni che prevedono il divieto di pignorabilità.

E’ diverso dal REI (reddito di inclusione) che rappresenta un sostegno alla povertà. Il reddito di cittadinanza è, invece, un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari abbinato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale. Non è solo un sussidio (che, di per sé, è impignorabile): è anche una politica attiva del lavoro (pignorabile).

La natura del RdC resta controversa in riferimento alla quota B percepita e non utilizzata per pagare l’affitto.

Bonus affitto con reddito di cittadinanza: pignorabile per alimenti e Fisco

Il sussidio RdC tiene conto del pagamento dell’affitto mensile quindi, teoricamente, se l’affittuario non paga il locatario avrebbe diritto di chiedere il pignoramento delle somme dovute per morosità.

Tuttavia, la questione sul pignoramento del RdC è fonte di discussione. Oltretutto, la pignorabilità integrale sarebbe in contrasto con l’art. 2 della Costituzione.

C’è uno scontro di opinioni e interpretazioni. Ad esempio, la nota del Ministero del Lavoro con protocollo n. 1631/2020 afferma che il RdC dovrebbe far parte della categoria dei sussidi impignorabili erogati dallo Stato. Anche per l’Inps il sussidio è impignorabile.

D’altra parte, non è escluso che le banche possano rivendicare un’azione di recupero debiti e che un giudice non acconsenta all’esecuzione del provvedimento. I giudici dovranno valutare la situazione economica del titolare del reddito di cittadinanza.

Al momento, l’ordinanza del Tribunale di Trani ha concluso che la pignorabilità del RdC è legata soltanto alla corresponsione degli alimenti e ad eventuali inadempimenti nei confronti del Fisco.

In conclusione, chi percepisce la quota B (bonus affitto) con il reddito di cittadinanza e non paga la rata di affitto cosa rischia? Per ora, nulla, nessun pignoramento, ma la discussione resta aperta.