La Manovra 2022 che ha già ottenuto la fiducia del Senato interviene sul bonus affitti riservato ai giovani che pagano l’affitto per l’abitazione principale. Le novità apportate sono diverse e riguardano non solo l’ambito oggettivo dell’agevolazione ma anche il periodo massimo per il per il quale l’agevolazione può essere richiesta.

Ecco le novità della Manovra 2022.

Il bonus affitti

L’art.16, comma 1-ter del DPR 917/86, TUIR, prevede una detrazione del canone di locazione pagato dai giovani di eta’ compresa fra i 20 e i 30 anni, per l’abitazione principale.

La detrazione spetta solo se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non è superiore a euro 15.493,71.

Si veda a tal proposito la circolare n°7/E 2021.

La detrazione che è pari a 991,60 euro:

  • deve essere rapportata al numero dei giorni nei quali l’immobile è stato adibito ad abitazione principale, e
  • spetta per i primi tre anni dalla stipula del contratto di locazione.

Il rispetto dei requisiti richiesti deve essere verificato in ogni periodo d’imposta per il quale si chiede di usufruire dell’agevolazione.

Il requisito dell’età è soddisfatto se ricorre anche per una parte del periodo d’imposta.

Il contratto deve essere stipulato ai sensi della legge 431/1998.

L’intervento della Manovra 2022

La Manovra 2022 interviene sul bonus affitti apportando diverse modifiche.

Nello specifico (Fonte dossier Camera dei deputati), la Manovra 2022:

  • eleva il requisito anagrafico per usufruire della detrazione dai 30 ai 31 anni non compiuti;
  • estende la detrazione al caso in cui il contratto abbia a oggetto anche una porzione dell’unità immobiliare;
  • innalza il periodo di spettanza del beneficio dai primi tre ai primi quattro anni del contratto.

Inoltre, viene meno il riferimento all’abitazione principale in favore di quello di residenza del locatario.

La detrazione è sempre pari a a 991,6 euro ovvero,  come da manovra 2022, se superiore,  spetta in misura pari a pari al 20 per cento dell’ammontare del canone ed entro il limite massimo di 2.000 euro.