Il bonus 550 euro una tantum a favore dei lavoratori con un contratto di lavoro part time verticale ciclico è stato inserito nella legge di conversione del decreto Aiuti. Salvo imprevisti dovuti all’attuale crisi di governo, dunque, il contributo dovrebbe arrivare a breve.
A dirla tutta, è stata la Legge di Bilancio 2022 a prevedere questo contributo, ma limitandosi a stanziare i fondi necessari. Vediamo meglio di cosa si tratta e a chi spetta il nuovo bonus.

In arrivo il nuovo bonus 550 euro a favore dei lavoratori con un contratto di lavoro part time verticale ciclico

L’art.

2 bis inserito in sede di conversione in legge del Decreto Aiuti ha previsto un nuovo bonus 550 euro. Si tratta, sostanzialmente, di un contributo una tantum a favore di quei lavoratori con un contratto di lavoro verticale ciclico. Tali soggetti non devono avere rapporti di lavoro dipendente né percepire trattamenti di disoccupazione o pensionistici.
Il contributo, come già detto in apertura, era stato già previsto con la Legge di Bilancio 2022, che ha istituito il relativo fondo da 30 milioni di euro.
Il Ministro del lavoro ha comunicato che, proprio in questi giorni, si è concluso il confronto con i sindacati per individuare la platea dei beneficiari.

A chi spetta il contributo una tantum, ecco i requisiti

Il bonus 550 euro, al momento, è stato previsto solamente per l’anno 2022, e spetterà ai lavoratori dipendenti di aziende private:

  • titolari di contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale nell’anno 2021;
  • con periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane;
  • non titolari di altro rapporto di lavoro dipendente e non percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) né di un trattamento pensionistico.

Per la piena operatività del bonus in argomento bisognerà attendere, ad ogni modo, la conclusione di un lungo iter legislativo.

L’approvazione della legge di conversione del decreto aiuti, salvo sorprese dovute all’attuale crisi di governo, potrebbe arrivare già a fine luglio. Oltre a questo, probabilmente, bisognerà anche attendere un decreto attuativo o comunque le istruzioni dell’INPS. Ovviamente vi terremo aggiornati sugli sviluppi del nuovo contributo.