Il bonus da 500 euro riservato ai docenti, che dovrebbe servire per la formazione e l’aggiornamento, è stato non di rado oggetto di un uso distorto e fraudolento. A commentare questa prassi sono intervenuti anche il Ministro dell’Istruzione e quello dell’Economia, in risposta all’interrogazione a firma della senatrice del M5S Tiziano Drago.

Quest’ultima, tra le criticità che sono emerse, ha richiamato l’attenzione sul fatto che alcuni insegnanti abbiano usato il bonus da 500 euro sulla carta docenti per l’acquisto di elettrodomestici o di altri dispositivi e/o prodotti che ben poco hanno a che fare con formazione e cultura.

Ha spiegato la senatrice: “diverse sono le criticità emerse sull’ uso di queste somme. Quello che era un meritorio intento si è trasformato, in diversi casi, nell’uso distorto e fraudolento delle somme da parte di alcuni docenti che, anche in barba alla loro funzione educativa hanno, invece, acquistato altri beni”. “Nello specifico spesso ci sono stati acquisti di elettrodomestici e altri oggetti che con l’aggiornamento professionale non c’ entrano nulla”.

La richiesta ai ministri è quella di approfondire la portata di questa prassi e prendere i dovuti provvedimenti.

Ricordiamo che con il bonus docenti possono essere acquistati:

  • libri;
  • hardware e software;
  • biglietti per eventi culturali, cinema, teatro o concerti;
  • strumenti musicali (solo per insegnanti di musica);
  • corsi di lingua o di formazione ma solo se organizzati da enti accreditati o qualificati per la scuola.

Un gran numero di insegnanti ha comprato tablet e pc, il che è lecito perché inerente alla formazione. Tuttavia tra questi c’è anche chi ha usato il bonus docenti per l’acquisto di elettrodomestici per la casa. E su questi s concentreranno i controlli che saranno avviati e intensificati da settembre. Così come è stato fatto per il bonus cultura 18enni, sarà cura del governo andare ad indagare anche su eventuali abusi del bonus insegnanti.