Sono molti i dubbi che i docenti hanno per l’utilizzo del bonus scuola da 500 euro. La circolare con le istruzioni operative inviata alle scuole si è dimostrata infatti non esaustiva rispetto alle molteplici ipotesi astrattamente possibili. In attesa di chiarimenti ufficiali sulla rendicontazione c’è chi pensa a metodi alternativi per spendere il bonus. Così in molti si stanno chiedendo se i 500 euro possano essere destinati al pagamento del canone Rai o dell’abbonamento ad una pay tv. Le ragioni si basano sulla considerazione che la tv, pubblica e a pagamento, include nell’offerta canali didattici utili alla formazione dei docenti.

Tra questi ad esempio, solo per citarne alcuni, Rai Scuola o Rai Storia, o anche, in senso più lato, Rai Movie (coerentemente peraltro con la spendibilità del bonus da 500 euro per biglietti del cinema). In questi giorni quindi il Ministero è tenuto a valutare caso per caso. Per il momento l’interpretazione in senso letterale e restrittivo della norma ci porta ad escludere la spendibilità del buono da 500 euro sia per il pagamento del canone Rai che per l’abbonamento alla tv in chiaro. Se il Ministero intendesse includere questi servizi, il che in un certo senso, come abbiamo visto, potrebbe essere anche coerente con la ratio dell’incentivo, dovrebbe quindi intervenire in senso correttivo sulla norma in modo da comprendere anche questi casi border line. In attesa di una circolare con i chiarimenti su questa casistica particolare, ricordiamo che, in linea generale, il buono scuola da 500 euro può essere speso senza problemi per:

  1. acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste;
  2. acquisto di hardware e software;
  3. iscrizione a corsi di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, presso enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, coerenti con il profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari, sempre purché inerenti al profilo professionale personale;
  4. rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche;
  5. ticket di ingresso a musei, mostre ed eventi culturali o anche show dal vivo;
  6. iniziative compatibili con le attività specificate nell’ambito dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione ex art.
    1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.