Il Bonus 500 euro docenti è stato rinnovato anche per l’anno scolastico 2016/2017. Durante l’ultima puntata di Porta a Porta, il premier Matteo Renzi ha risposto ad alcune domande che riguardavano la scuola e, tra le altre cose, ha ribadito che il bonus per la formazione dei docenti è determinante per far crescere la scuola pubblica: lo Stato deve prendersi cura dei propri docenti. Il Bonus, come ben sapranno i docenti di ruolo, consiste in 500 euro che possono essere spesi per l’acquisto di device elettronici (come il tablet) oppure per qualsiasi altro oggetto o corso possa essere utile alla formazione.

Intanto, proseguono le polemiche: molti docenti hanno deciso di restituire il proprio Bonus, ma manca la normativa. Ci sono, infine, alcune novità importanti per quanto riguarda il bonus 500 euro docenti per il nuovo anno scolastico.

Come restituire il Bonus 500 euro docenti?

Molti docenti, non concordando con la politica del ‘Bonus’ considerata svilente del proprio lavoro, hanno deciso di non avvalersi di questo beneficio e di voler restituire la cifra che è stata accreditata. Probabilmente il Miur non si attendeva una presa di posizione così radicale e, alle domande di Pino Tuti della Uil Scuola su come dovesse avvenire la restituzione, il Ministero al momento non ha dato risposta. Sulla questione, comunque, si attendono disposizioni a breve. Un’altra questione rimasta ancora in sospeso riguarda quei docenti che non hanno ancora percepito il Bonus 500 euro per l’anno scolastico 2015/2016: anche su quest’altro nodo, si attende una risposta in tempi brevi dall’Amministrazione.

Quali novità nel 2016/2017 per il Bonus 500 euro docenti?

Mentre dunque vi sono ancora parecchie questioni in sospeso, il premier Matteo Renzi ha annunciato anche alcune possibili novità. Sempre durante la trasmissione Porta a Porta, il Presidente del Consiglio ha annunciato non solo che le questioni irrisolte arriveranno a soluzione entro il mese di settembre ma ha anche annunciato alcune novità.

Uno dei problemi del bonus 500 euro docenti è stato, nella prima fase, la difficoltà nella rendicontazione da parte dei docenti che ne hanno usufruito. L’idea del premier sembra essere quella di trasformare il bonus in una ‘card’, in maniera tale da rendere tutto più semplice. Insomma, occorre attendere novità e aggiornamenti dal Miur.

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