Soprattutto durante la fase del picco della pandemia, i bonus e le agevolazioni per le famiglie sono diventati molto importanti per gli italiani. Agevolazioni che il Governo ha inserito per consentire a quanti stavano subendo la grave crisi economica di sopravvivere. Quando si parla di bonus famiglia si parla di un insieme di misure indirizzate proprio a quei nuclei familiari che gravano in condizioni di disagio o difficoltà reddituali. L’anno 2023, grazie alla Legge di bilancio, si è aperto con una serie di novità per quanto riguarda le agevolazioni per le famiglie.

Sono numerose queste misure e pertanto è necessario produrre un chiarimento. Cosa che molti lettori ci chiedono.

“Gentile redazione di Investire Oggi, sono il capofamiglia di un nucleo familiare composto da quattro persone, con due minorenni al suo interno. Viviamo in condizioni reddituali precarie perché praticamente campiamo con l’assegno unico. Purtroppo anche il reddito di cittadinanza mi è stato negato perché avevo delle soglie patrimoniali superiori a quelle consentite nel 2021. E, oltretutto, percepivo la disoccupazione dall’INPS. Parlando con mia moglie, però, sembra che alcune sue conoscenti le abbiano consigliato di verificare se rientriamo in alcuni bonus ad appannaggio di famiglie come la mia. Io non ho capito di che bonus si tratta e se davvero c’è qualcosa che possiamo ottenere vista la situazione precaria in cui versiamo.”

Il Governo a favore delle famiglie, i bonus e le agevolazioni non mancano

Casi come quelli del nostro lettore, alla ricerca di bonus e agevolazioni, non sono rari oggi giorno. La crisi economica iniziata col Covid e proseguita adesso con la guerra in Ucraina non ha fatto altro che aumentare le problematiche per diversi nuclei familiari. Problematiche anche per quelle famiglie che, come dimostra il nostro lettore, fino a qualche anno fa non erano ascoltate. Pochi lo dicono, ma la povertà in Italia sta aumentando a dismisura.

Come detto in premessa, il Governo non ha lesinato aiuti alle famiglie con l’ultima Legge di bilancio. A tal punto che tra i vari bonus presenti qualcuno che sembra calzare a pennello al nostro lettore esiste.

Assegno unico universale sui figli under 21, serve l’ISEE o no?

Naturalmente la prima misura ad appannaggio delle famiglie è l’assegno unico universale sui figli a carico sotto i 21 anni di età. Una misura che ha sostituito di colpo tutti i bonus e le agevolazioni precedentemente previste. Parliamo degli assegni al nucleo familiare, delle detrazioni per i carichi di famiglia, dei bonus bebè o dell’assegno mamma domani. L’assegno unico è collegato all’ISEE e quindi alle condizioni reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare. Ma soltanto per determinarne l’importo da corrispondere. Infatti si tratta di una misura per la quale non serve l’ISEE ma basta presentare domanda all’INPS. Naturalmente più sale l’ISEE meno si prende di assegno. Allo stesso modo le famiglie prive di un ISEE in corso di validità riceveranno l’importo minimo previsto dall’INPS.

Carta risparmio spesa, buoni spesa, carta acquisti, ecco i bonus per i bisognosi

Tra le misure per le famiglie, i bonus e le agevolazioni rientra anche una nuova misura introdotta con la Legge di bilancio del 2023 per famiglie che hanno redditi fino a 15 mila euro. Si tratta della cosiddetta “carta risparmio spesa”. La misura, nata per fronteggiare la crisi economica di questi mesi, è una specie di copia e incolla dei vecchi buoni spesa. Che hanno avuto un ruolo importante durante la pandemia. Infatti, durante tutto il periodo appena trascorso lo Stato ha concesso ai comuni dotazioni economiche utili a sostenere le famiglie più bisognose con buoni spesa da utilizzare nei negozi aderenti all’iniziativa.

La carta risparmio spesa però è una nuova misura introdotta dal nuovo Governo, e serve per consentire a famiglie bisognose l’acquisto di beni di primaria necessità, come quelli alimentari, con forti sconti.

Agevolazione che per le famiglie con redditi più alti non esiste. Alla pari dei vecchi buoni spesa è sempre il Comune dove risiede la famiglia interessata a emettere questa carta. Che può essere utilizzata sempre nei negozi convenzionati con l’iniziativa promossa dal Governo.

Il nuovo reddito alimentare tra stop agli sprechi e sostengo ai poveri

Sempre beni primari e necessità urgenti sono quelle che copre un’altra novità nel 2023 che è il reddito alimentare. Una misura di sostegno alle spese familiari che però riguarda famiglie prossime alla povertà assoluta. In questo caso non si tratta di una misura aperta a tutta la popolazione italiana. Si tratta di una sorta di esperimento avviato solo in alcune grandi città italiane. Queste quelle coinvolte: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Roma Capitale, Cagliari, Catania, Messina, Palermo e Sassari.

La misura, però, oltre a dare sostegno alle famiglie in grave difficoltà economica, mira anche a risolvere un annoso problema che è quello dello spreco alimentare. Al posto di buoni spesa e soldi, il reddito alimentare garantisce ai bisognosi pacchi di generi alimentari in eccedenza nei canali di distribuzione. Ovvero i generi alimentari che se non utilizzati finirebbero con l’essere buttati via e cestinati a sopraggiunta scadenza.

Carta Acquisti ancora una volta in vigore, ma come?

Anche nel 2023 è disponibile la Carta Acquisti, un vecchio strumento ormai da anni attivo che viene concesso a determinati nuclei familiari. La carta riguarda famiglie con figli sotto i 3 anni o con soggetti con un’età superiore a 65 anni. La carta acquisti va richiesta all’ufficio postale e viene erogata a chi ne ha diritto da parte dell’INPS. Si tratta di una carta su cui vengono caricati ogni due mesi 80 euro. Infatti il bonus della carta acquisti è pari a 40 euro al mese.

I bonus bollette restano molto importanti

Non saranno aiuti per fare la spesa o per arrivare a fine mese. E quindi non sono bonus in denaro contante, ma non si può non parlare dei bonus bollette. Si tratta di agevolazioni sulle spese per le utenze domestiche che il Governo ha deciso di estendere nel 2023. Per esempio il bonus sociale sulle bollette di luce acqua e gas nel 2023 è stato esteso a famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro. Un netto miglioramento per una misura che fino a poco tempo fa era ad appannaggio soltanto di famiglie che avevano un ISEE fino a 8.000 euro.

Fu a causa della grave crisi economica che il Governo Draghi lo scorso anno alzò la soglia di ISEE utile alla fruizione di questo bonus a 12.000 euro. Il nuovo Governo Meloni invece ha spostato a 15.000 euro il nuovo tetto. Nel novero dei bonus di questo tipo rientra anche la detrazione o il rimborso fiscale sull’acquisto del pellet per chi usa questo combustibile come metodo di riscaldamento in casa.