Sorridono il lavoratori dipendenti. Sulla busta paga di luglio, se rispettati determinati requisiti reddituali, ci sarà il bonus 200 euro che può arrivare anche a 300 euro (non per tutti).

Andiamo con ordine.

Il decreto Aiuti, varato dal governo il 5 maggio 2022, ha introdotto un bonus 200 euro una tantum per dare un aiuto alle famiglie alle prese con il caro prezzi. Il bonus è previsto per:

  • lavoratori dipendenti
  • pensionati
  • disoccupato percettori di NASPI e Dis-Coll
  • percettori di reddito cittadinanza
  • lavoratori stagionali
  • lavoratori autonomi
  • colf e badanti.

Il beneficio spetta purché sia rispettato un preciso requisito reddituale.

Il reddito 2022 del lavoratore non deve essere superiore a 35.000 euro. Sul nostro quotidiano abbiamo dedicato una guida completa al bonus 200 euro.

Il bonus 200 euro diventa 300 euro a luglio

Il bonus 200 euro, per i lavoratori dipendenti, sarà pagato direttamente in busta paga dal datore di lavoro. Quest’ultimo poi lo recupera nella forma della compensazione con altri debiti d’imposta.

Il lavoratore, secondo le anticipazioni, lo riceverà sulla busta paga di luglio. Quindi, nel rispetto del citato limite reddituale, lo stipendio di luglio sarà più alto di 200 euro.

Tuttavia, per alcuni (non per tutti), tale cifra potrebbe salire a 300 euro. Ciò grazie al cumulo con l’altro bonus Irpef di 100 euro già previsto. Ci riferiamo all’ex bonus Renzi (trattamento integrativo) che oggi come oggi spetta a condizione che il reddito complessivo del lavoratore non superi i 15.000 euro.

Quindi, i lavoratori dipendenti che hanno un reddito complessivo non superiore a 15.000 euro si ritroveranno nella busta paga di luglio il bonus 200 euro in aggiunta al bonus Irpef di 100 euro.

Sorridono anche i pensionati grazie a bonus e quattordicesima sulla pensione di luglio.

Dipendenti con reddito oltre i 15.000 euro

Per completezza ricordiamo che l’ex bonus Renzi spetta anche laddove il reddito complessivo del lavoratore sia compreso tra 15.000 e 28.000 euro.

In questo caso il beneficio compete, solo se le detrazioni fiscali trovano capienza nell’IRPEF lorda.

In tale circostanza il bonus IRPEF 100 euro è riconosciuto per un ammontare, comunque, non superiore a 1.200 euro annui, determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni ivi elencate e l’imposta lorda.

Per questi lavoratori dipendenti, dunque, nella la busta paga di luglio potrebbe ritrovarsi il bonus 200 euro più l’ex bonus Renzi anche se in misura inferiore ai 100 euro.