Il bonus 200 euro sarà accreditato tra luglio e settembre. Lavoratori dipendenti e pensionati saranno i primi a riceverlo. Ai lavoratori dipendenti, il bonus 200 euro sarà riconosciuto in automatico in busta paga, stipendio di luglio 2022; per i pensionati, sarà corrisposto d’ufficio con la mensilità di luglio 2022. Dunque per alcuni la data è già certa.

A leggere il D.L. 50/2022, c.d. decreto Aiuti, la lista dei beneficiari è piuttosto ampia.

A tal proposito, in redazione stanno arrivando tantissimi quesiti con i quali ci viene chiesto se il bonus 200 euro spetta anche ai lavoratori in smart working.

Ebbene, ecco a quale conclusioni si arriva coordinando le disposizioni normative contenute del decreto Aiuti.

Il bonus 200 euro

Prima di capire se anche i lavoratori in smart working riceveranno il bonus 200 euro,  è utile richiamare la platea dei beneficiari del bonus 200 euro.

Nello specifico, avranno diritto al bonus:

  • pensionati;
  • lavoratori dipendenti;
  • lavoratori autonomi;
  • i lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro in essere alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”;
  • chi, per il mese di giugno 2022, percepirà l’indennità di disoccupazione Naspi o DISCOLL;
  • i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con contratti attivi alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”, iscritti alla Gestione separata dell’Inps, non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • percettori nel 2022 dell’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021
  • incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti” alla Gestione separata;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati;
  • chi ha già ricevuto Aiuti Covid di cui all’art.10 del D.L. 41/2021, c.d. decreto Sostegni;
  • ecc.

Anche i percettori del reddito di cittadinanza riceveranno il bonus 200 euro.

Stessa cosa dicasi per gli autonomi senza partiva Iva:

  • se iscritti alla Gestione separata dell’Inps alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti” e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e
  • se titolari nel 2021 di contratti autonomi occasionali con accredito di almeno un contributo mensile.

Il bonus 200 euro per chi lavora in smart working

A leggere il D.L. 50/2022, c.

d. decreto Aiuti, la lista dei beneficiari è piuttosto ampia.

Da qui, è lecito chiedersi se il bonus 200 sarà riconosciuto anche ai lavoratori in smart working.

Ebbene, noi di Investire Oggi riteniamo che non c’è alcuna preclusione rispetto ai lavoratori in smart working. Anche quest’ultimi riceveranno il bonus di 200 euro.

Escludere tali lavoratori andrebbe contro la finalità della misura che è quella di contrastare il caro bollette degli ultimi mesi cui si sono trovati a fronteggiare le famiglie italiane.

Sempre sullo smart working, Confesercenti ha pubblicato un dossier nel quale è evidenziato come in questo momento:

stimiamo ci siano in Italia circa 4,5 milioni di lavoratori in regime di smart working. Si tratta principalmente di indipendenti e dipendenti privati – la gran parte dei lavoratori della pubblica amministrazione è tornata in presenza – che continuano a lavorare da remoto in virtù della proroga accordata, fino al 31 agosto 2022, al regime straordinario di smart working.

Nello stesso dossier si ipotizza che, inclusi i lavoratori indipendenti e i professionisti, il numero di professionalità “potenzialmente lavorabili da remoto” è di 8,2 milioni, il 36,1% del totale degli occupati.

Ad ogni modo, al di là di questi dati, il bonus 200 euro sarà riconosciuto anche a chi lavora in smart working.