Ci sarà tempo fino al 30 novembre per richiedere il bonus 200 euro partite iva, la scadenza vale sia per i professionisti con cassa privata sia per coloro che sono iscritti a una delle gestioni previdenziali INPS ossia: artigiani, commercianti, professionisti senza cassa, ecc.  Il servizio telematico per richiedere il bonus 200 euro partite iva è già attivo. Qui è disponibile una guida operativa per presentare la domanda correttamente. Sembrava oramai che le partite avessero perso le speranze circa il riconoscimento dell’indennità, in quanto da diversi mesi si aspettava il decreto attuativo della misura con il quale sarebbero state definite le modalità di riconoscimento, l’importo spettante, nonché i canali di presentazione delle domande.

Alla fine, non solo il provvedimento attuativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, meglio tardi che mai, ma subito dopo, l’INPS ha pubblicato  la circolare n° 103, con la quale ha fornito chiarimenti in merito ai beneficiari ammessi al bonus nonchè ai requisiti da rispettare.

Nella circolare viene affrontata anche l’eventuale spettanza del bonus per i soci della società e per i componenti degli studi associati.

Anche tali soggetti hanno diritto al bonus 200 euro? Scopriamolo insieme.

Il bonus 200 euro partite iva. Quali requisiti?

Ai fini della spettanza del bonus 200 euro partite iva, il provvedimento attuativo ha previsto che il richiedente deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro (20.000 euro per il bonus 350 euro) nel periodo d’imposta 2021;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • essere titolari di partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità entro la data del 18 maggio 2022 (tale requisito contributivo non trova applicazione per i contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento o contribuzione dovuta da versare per i liberi professionisti);
  • ecc.

Tutti i suddetti requisiti devono essere rispettati.

Bonus 200 euro anche per soci di società e componenti di studi associati

Nella circolare n° 103 pubblicata ieri, l’INPS mette nero su bianco che:

per i soci di società o i componenti degli studi associati, il requisito della titolarità della partita IVA, attiva alla data del 18 maggio 2022, deve essere soddisfatto in capo alla società o allo studio associato. Ne consegue che non sono destinatari dell’indennità una tantum i lavoratori iscritti alle gestioni autonome in qualità di titolari e i relativi coadiuvanti e coadiutori, per i quali per lo svolgimento dell’attività non è prevista l’apertura di partita IVA.

Dunque, in tal modo l’INPS ha chiarito che anche i soci della società e i componenti degli studi associati hanno diritto al bonus 200 euro.