Uno degli argomenti più caldi del momento è senza dubbio il bonus da 200 euro che il governo Draghi ha deciso di introdurre per tutte le famiglie al fine di contenere, in parte, l’incremento del costo della vita e l’aumento delle bollette. Un bonus da 200 per tutti, dai lavoratori dipendenti ai lavoratori autonomi, dai disoccupati in Naspi, ai pensionati. Sono molte le segnalazioni pervenute che ci dicono di persone che non hanno ricevuto, stranamente, il bonus. Sul bonus 200 euro non pagato ai pensionati, quali sono i motivi è un esercizio comunque arduo da approfondire.

 

“Buonasera, sono un pensionato di 68 anni con un assegno di 1.210 al mese di pensione. Viviamo in una casa di proprietà io e mia moglie che è una casalinga da sempre e che non ha trattamenti pensionistici. Oltre alla casa di proprietà ho un box auto che risulta pertinenza dell’abitazione principale. Premetto che svolgo a carattere occasionale dei lavoretti come elettricista. Ho chiuso l’attività a luglio 2021 perché sono andato in pensione. E adesso nel 2022 oltre alla pensione ho prodotto 5.000 euro di reddito da quest’altra attività. Tutto alla luce del sole e dichiarato, ma credo di non superare i limiti che sono stati pubblicizzati e che sono relativi al bonus 200 euro. In pratica non capisco perché non ho ricevuto con la mensilità di luglio il bonus”. 

Bonus 200 euro, le cose che bisogna sapere prima di azionarsi per richiederlo 

Pensionati che non hanno ricevuto il bonus da 200 euro come promesso dal governo Draghi ce ne sono tanti. Molti perché non rientrano nei requisiti prescritti, altri invece senza una apparente motivazione. Chi non ha i requisiti specifici è naturale che non percepirà il trattamento. Va ricordato al riguardo che per poter godere del bonus da 200 euro promesso dal governo Draghi il diretto interessato deve avere: 

  • Un reddito 2021 entro la soglia di 35.000 euro (redditi Irpef al netto dei contributi tanto assistenziali che previdenziali); 
  • La residenza in Italia alla data del primo luglio 2022.  

Chi rispetta entrambi questi requisiti non ha diritto al bonus, come è logico che sia.

E se per la residenza i problemi sono minimi, perché se uno è residente in territorio italiano il primo luglio, non ci sono dubbi sulla possibilità che goda del beneficio, diverso il caso del reddito. Va ricordato che parliamo di reddito 2021 e non di quello 2022 che tra l’altro ancora deve finire come anno di produzione. Ed è una differenza sostanziale come vedremo in seguito.  

Per il bonus 200 euro anche per il pensionato valgono tutti i redditi  

Anche se mancano i dati reddituali della sua attività cessata a luglio 2021, è facile ipotizzare che il nostro lettore e neo pensionato, non abbia ricevuto il bonus perché ha superato la soglia dei 35 mila euro. Lui infatti pare consideri solo il reddito della pensione e non anche quello dell’attività che aveva nel 2021. È facile che da quella attività insieme al reddito della pensione nel 2021, abbia superato la soglia di 35.000 euro. In questo caso nulla potrebbe fare con il bonus che effettivamente non è per lui spettante. Se invece non è così, dovrebbe interpellare l’Inps, e magari produrre una specie di domanda di ricostituzione della pensione. In pratica vanno indicati i redditi del pensionato in modo tale da spronare l’Inps e riconsiderare la soglia ai fini della corresponsione dei 200 euro di bonus.