Tra luglio e settembre, coloro che hanno diritto al bonus 200 euro riceveranno l’accredito, chi un busta paga o sulla pensione, chi invece con accredito diretto sul conto corrente. La lista dei beneficiari del bonus 200 euro è molto ampia. Addirittura anche i lavoratori autonomi senza partita iva avranno diritto al bonus.

Rispetto alla prime bozze del testo del D.L. 50/2022, c.d decreto Aiuti, la versione finale prevede numerose categorie beneficiarie del bonus.

Non è escluso che in fase di conversione in legge del decreto Aiuti, la lista dei beneficiari potrebbe allargarsi o quantomeno potrebbero essere semplificate le condizioni di accesso al bonus per alcuni soggetti che già ad oggi rientrano tra i beneficiari dell’indennità.

Ecco cosa potrebbe cambiare.

Il bonus 200 euro. Gli attuali beneficiari

Ad oggi, in base alle previsioni di cui agli articoli da 31 a 33 del decreto Aiuti, avranno diritto al bonus 200 euro:

  • pensionati anche non Inps;
  • lavoratori dipendenti;
  • lavoratori autonomi;
  • i lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro in essere alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”;
  • chi, per il mese di giugno 2022, percepirà l’indennità di disoccupazione Naspi o DISCOLL;
  • i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con contratti attivi alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”, iscritti alla Gestione separata dell’Inps, non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • percettori nel 2022 dell’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
  • incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti” alla Gestione separata;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati.

Per sbloccare il bonus, il lavoratore deve presentare apposita autodichiarazione al proprio datore di lavoro.

Rientrano tra i beneficiari anche i lavoratori autonomi senza partita iva.

Tali soggetti, per ricevere il bonus devono: essere iscritti alla Gestione separata dell’Inps alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti” e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie nonchè essere titolari nel 2021 di contratti autonomi occasionali con accredito di almeno un contributo mensile.

Dunque, in tale caso non serve la partita iva per prendere il bonus.

La platea dei beneficiari potrebbe cambiare

In fase di conversione legge del decreto Aiuti, la lista dei beneficiari potrebbe allargarsi o quantomeno potrebbero essere semplificate le condizioni di accesso al bonus per alcuni soggetti che già ad oggi rientrano tra i beneficiari dell’indennità.

Ad esempio, a oggi risultano escluse le casalinghe, il Governo sta valutando la possibilità di inserire anche loro tra i beneficiari del bonus. E’ utile ricordare che il bonus è una tantum, dunque ci sarà un unico accredito.

Detto ciò, ad esempio potrebbero essere riviste le condizioni di acceso per:

  • i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo per i quali ad oggi il bonus spetta solo se nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati;
  • i lavoratori autonomi senza partita iva che ad oggi rientrano tra i beneficiari dell’indennità solo se sforano la soglia dei 5.000 euro di compensi.

Per i lavoratori autonomi occasionali, i primi 5.000 euro annui costituiscono una soglia di esenzione dall’obbligo contributivo. L’imponibile previdenziale è quindi costituito dal compenso lordo erogato al lavoratore, dedotte eventuali spese addebitate al committente e risultanti dalla fattura. Sarebbe giusto includere tra i beneficiari del bonus anche chi non ha raggiunto la soglia dei 5.000 euro.