In attesa del decreto attuativo che dovrà definire tempi e modalità di domanda bonus 200 euro per alcune categorie di lavoratori, è possibile fare chiarezza su alcuni aspetti del sussidio.

Ad esempio, è arrivato in redazione un quesito con cui è chiesto se i 200 euro sono da intendersi netti o lordi. Quindi, se soggetti a qualche ritenuta d’imposta prima che siano pagati.

Prima di rispondere al quesito è bene fare un riepilogo.

Elenco beneficiari bonus 200 euro

Il bonus 200 euro è quello istituito con il decreto Aiuti (art. 31 e 32 decreto-legge n. 50 del 2022).

E’ un contributo “una tantum” (quindi, spettante una sola volta) voluto per dare un sostegno economico alle famiglie italiane alle prese, in questo periodo, con il caro prezzi.

Ne avranno diritto, purché rispettati alcuni requisiti reddituali (e non) stabiliti dalla norma, i seguenti soggetti:

  • lavoratori dipendenti
  • pensionati
  • disoccupati, percettori di NASPI e Dis-Coll
  • percettori reddito di cittadinanza
  • lavoratori autonomi (con e senza partita IVA)
  • titolari di rapporti collaborazione coordinata continuativa
  • colf e badanti
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti
  • lavoratori dello spettacolo
  • incaricati alle vendite a domicilio.

Chi deve fare domanda e chi NO

Solo alcuni riceveranno il bonus 200 euro in automatico, ossia senza fare nessuna richiesta. Si tratta dei lavoratori dipendenti (lo avranno dal datore di lavoro in busta paga, sulla mensilità di luglio). A loro si aggiungono:

  • pensionati, lo riceveranno dall’INPS sulla pensione di luglio
  • disoccupati, percettori di NASPI e Dis-Coll (sarà l’INPS a pagarlo direttamente sulla mensilità di luglio)
  • percettori reddito di cittadinanza (lo pagherà l’INPS direttamente sulla mensilità di luglio).

Per i menzionati soggetti, pertanto, è già certa la data del bonus 200 euro. Le altre categorie dovranno presentare, invece, domanda all’INPS. Tempi e modalità, come detto, dovranno essere ancora definiti da un provvedimento di prossima emanazione.

Bonus 200 euro, netto o lordo?

Dopo il doveroso riepilogo e venendo agli aspetti fiscali (e non) del bonus 200 euro, per espressa previsione, il beneficio:

non costituisce reddito né ai  fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.

Questo significa che è fiscalmente irrilevante. Il bonus 200 euro, dunque, è netto e non lordo. Non sarà assoggettato ad alcuna ritenuta d’imposta prima di essere erogato.

Inoltre, NON è

  • cedibile
  • sequestrabile
  • pignorabile.