Come ormai sappiamo, a breve sarà erogato il bonus 200 euro ai cittadini con un reddito inferiore a 35 mila euro.

Il contributo è stato istituito dal governo per aiutare le famiglie in difficoltà economica a causa dell’aumento dei prezzi e dell’energia elettrica; aumenti causati, soprattutto, dal conflitto tra Russia e Ucraina.

Secondo una prima bozza del Decreto Aiuti, il bonus 200 euro sarebbe dovuto spettare solamente ai lavoratori (dipendenti e autonomi) e ai pensionati. Di recente, però, il decreto è stato modificato ed è stata ampliata la platea dei potenziali beneficiari.

Il bonus, in particolare, sarà erogato anche ai disoccupati e ai percettori di reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda quest’ultima categoria, in questi giorni, si stanno susseguendo alcuni nuovi dettagli; in primo luogo, per quel che riguarda un particolare caso di incompatibilità. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Nuove modifiche al decreto, adesso il beneficio spetta anche ai disoccupati e ai percettori di reddito di cittadinanza

Come già detto in apertura, in questi giorni, sono state apportate alcune significative modifiche al DL Aiuti e, in particolare, al bonus 200 euro.

La nuova del decreto, sostanzialmente, amplia la platea dei beneficiari del bonus in argomento.

Oltre ai lavoratori e ai pensionati, potranno richiedere il beneficio anche i disoccupati e i percettori di reddito di cittadinanza con redditi fino a 35 mila euro.

Quando il Bonus 200 euro è incompatibile con il reddito di cittadinanza?

Secondo le ultime indiscrezioni, ci sarebbe un particolare caso di incompatibilità tra il bonus 200 euro e i percettori di reddito di cittadinanza, e non riguarda soltanto la soglia reddituale.

In linea generale, il reddito di cittadinanza ed il bonus 200 euro sono sempre compatibili, ma non è possibile, all’interno del nucleo familiare, ottenerlo due volte.

In altre parole, secondo quanto chiarito in questi giorni dalla stessa INPS, all’interno dello stesso nucleo familiare non sarà possibile ricevere più di un bonus.

Ciò potrebbe accadere se, ad esempio, in una famiglia è presente un lavoratore o un pensionato a cui spetta già il bonus 200 euro. Sarà l’INPS ad effettuare tutte le relative verifiche.