Il bonus una tantum da 200 euro è senza dubbio la principale misura che il governo Draghi ha introdotto per tamponare, in parte, l’incremento del costo della vita delle famiglie. Sul bonus però continuano ad arrivare quesiti e domande da parte delle persone. Il motivo è che sulla prestazione si dice tutto e il contrario di tutto. Va detto In primo luogo che si tratta di una prestazione una tantum nel senso che si tratta di un bonus che viene versato una sola volta.

Al momento non ci sono conferme circa la riproduzione di questo beneficio anche per altri mesi. Questo nonostante voci e dicerie che dicono il contrario. Se per i lavoratori dipendenti il bonus è arrivato già tra luglio e agosto, o quantomeno, è stato già richiesto tramite autocertificazione da parte dei lavoratori dipendenti del settore privato, diverso il caso di disoccupati, autonomi e altri soggetti che il decreto ha inserito trai potenziali beneficiari. E le richieste di chiarimenti sono tantissime.

“Gentile redazione, sono un disoccupato che a dicembre prenderà l’ultimo mese di Naspi spettante. Mi hanno detto che dovrei presentare domanda per ottenere il bonus da 200 euro che pare spetti anche ai disoccupati. È vero o no tutto questo?”

Indennità una tantum da 200 euro, anche ai disoccupati

La misura anti inflazione per eccellenza varata dal governo a sostegno delle famiglie che si sono trovate subito in difficoltà tra aumento delle bollette e aumento dei beni di prima necessità, benzina compresa, spetta anche ai disoccupati. Il nostro lettore quindi ha ragione sul fatto che anche a lui spetterebbe questo beneficio. E non dovrà fare alcuna domanda. Infatti per i disoccupati la fruizione di questo beneficio prescinde da istanze e richieste. Il bonus è automatico ed erogato da parte dell’INPS. Ha commesso un errore quindi chi ha suggerito al nostro lettore di dover presentare una apposita domanda all’INPS per ricevere i 200 euro di bonus.

Le regole per i disoccupati sono rigide per poter rientrare nel bonus una tantum

Come previsto dal decreto che ha istituito questo bonus, per i disoccupati che stanno fruendo di ammortizzatori sociali quali sono la Naspi o la Dis.Coll (ma anche la cassa integrazione rientra in pieno), il bonus sarà erogato automaticamente dall’INPS. Il versamento finirà insieme ai ratei della disoccupazione che si percepiscono mensilmente. Il bonus 200 euro per i disoccupati però non arriverà prima di ottobre. Va ricordato che si tratta di un bonus che spetta anche ai disoccupati che percepiscono una disoccupazione agricola. L’unico vincolo è che la fruizione dell’indennità e cioè della Naspi, della Dis.Coll o della disoccupazione agricola deve essere in corso a giugno 2022.

Tutti i limiti del bonus 200 euro per i disoccupati e tutti i soggetti esclusi

Proprio il fatto che nel decreto ha individuato il mese di giugno come mese discriminante per poter ricevere l’indennità in qualità di disoccupato, ci mette nelle condizioni di avanzare un dubbio relativo al nostro lettore. Infatti lui non ci ha comunicato se nel mese di giugno era già disoccupato e beneficiario di un sussidio per disoccupazione. In assenza di questa informazione infatti, non c’è certezza che il bonus sia erogato anche a lui in automatico con la Naspi del mese di ottobre. Infatti uno dei paradossi contestati alla misura è che un disoccupato che non ha i requisiti per prendere la Naspi non ha diritto al bonus. Lo stesso vale per chi magari ha finito di percepire l’indennità nel mese di maggio 2022. Stesso discorso per quanti hanno perso il proprio lavoro a giugno perché magari gli scadeva il contratto a tempo determinato. In pratica è vero che l’indennità da 200 euro spetta anche ai disoccupati, ma non a tutti.

E con una evidente anomalia visto che i soggetti esclusi sono proprio quelli privi di ammortizzatori. Soggetti che oggettivamente dovrebbero avere più bisogno di sostegno da parte dello Stato.