In questi giorni sono iniziati i primi pagamenti del cosiddetto bonus 200 euro. Si tratta della la misura una tantum a favore dei cittadini (lavoratori e pensionati) con reddito basso.

Luglio, in particolare, è il mese in cui il contributo viene pagato ai lavoratori dipendenti e non solo. In molti si stanno chiedendo se lo stesso sarà pagato a chi è stato assunto solamente a partire da questo mese. In merito a tele interrogativo c’è ancora molta confusione. Dunque, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta

Il bonus 200 euro, sostanzialmente, consiste in un contributo una tantum a favore dei cittadini con un reddito basso.

Il bonus spetta ai lavoratori dipendenti che hanno beneficiato dell’esonero contributivo pari allo 0,8% previsto dalla Legge di Bilancio 2022 nel primo quadrimestre dell’anno per almeno una mensilità. In altre parole, a chi ha uno stipendio lordo, da inizio anno, inferiore a 2.692 euro al mese, e sarà pagato dal proprio datore di lavoro direttamente nella busta paga di luglio.

I pensionati, autonomi, stagionali e disoccupati, invece, devono avere un reddito sotto i 35 mila euro annui. Per colf e badanti, infine, non è previsto alcun limite reddituale.

La misura è stata finanziata per intero attraverso l’aumento della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche, che passa dal 10 al 25 per cento.

Il beneficio spetta anche a chi è stato assunto da 1° luglio?

Come già detto in apertura, in merito a questo interrogativo ci sono ancora molti dubbi.

Dalla normativa e da alcuni documenti di prassi (principalmente dei chiarimenti forniti dall’INPS), si evince che il contributo non spetta a quei soggetti che non hanno avuto alcun rapporto di lavoro per tutto il primo semestre del 2022.

Ad ogni modo, se lo stesso ha lavorato anche soltanto per poco tempo ed ha ottenuto l’esonero contributivo dello 0,80% avrà comunque diritto al bonus 200 euro.

Il problema è che il datore di lavoro non può essere in possesso di questa informazione. Cosa fare allora?

L’argomento è stato da poco trattato anche da “ilsole24ore.com”. Secondo il giornale, sarebbe opportuno “integrare l’attestazione che il lavoratore deve rendere, facendogli dichiarare di aver avuto diritto allo 0,80% nonché di non aver già chiesto il bonus ad altri”. In questo modo, il datore di lavoro potrebbe procedere all’erogazione del bonus 200 euro.