Il bonus 200 euro busta paga si avvia verso una disparità di trattamento tra dipendenti privati e pubblici. Non nei requisiti per avere il beneficio ma negli adempimenti da mettere in atto per vedersi riconoscere l’indennità.

E’ la bozza del decreto Semplificazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri 15 giugno 2022, a prevedere la disparità. I dipendenti pubblici potrebbero non dover presentare l’autodichiarazione al datore di lavoro. La procedura diventerebbe, quindi, più snella e ciò grazie ad un sistema automatico di scambio di informazioni.

Bonus 200 euro busta paga, il modello da consegnare in azienda

L’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) è prevista e disciplinata dall’art. 31 del decreto Aiuti. Si tratta del c.d. bonus 200 euro che sarà erogato sulla retribuzione di luglio.

Sarà riconosciuto direttamente dal datore di lavoro nella busta paga del dipendente. Il datore poi recupera l’importo nella forma della compensazione (nei flussi Uniemens).

Lo stesso art. 31, tuttavia, prevede che, il datore di lavoro procede a pagare il beneficio solo dopo che i lavoratore abbia consegnato un’autodichiarazione. In particolare, nel modello di autocertificazione bonus 200 euro busta paga, il lavoratore, dichiara, sotto la propria responsabilità, di possedere i requisiti per avere l’indennità. Ossia di:

  • non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del medesimo decreto Aiuti (reddito cittadinanza, NASPI, pensione, ecc.)
  • aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% previsto dall’articolo 1, comma 121, della Legge n. 234 del 2021 nel primo quadrimestre 2022 per almeno una mensilità (eventuale per coloro che non risultavano in forza nel primo quadrimestre 2022)
  • impegnarsi a non dichiarare ad altri datori di lavoro di averne diritto al bonus (che, infatti, spetta una sola volta anche in caso di più rapporti di lavoro).

Novità in arrivo per i dipendenti pubblici

Secondo quanto previsto dalla norma, pertanto, il bonus 200 euro busta paga non è poi del tutto automatico.

Senza l’autodichiarazione il lavoratore non lo potrà avere.

Il decreto Semplificazioni, se confermato nel testo che approderà in Gazzetta Ufficiale, potrebbe, però, portare una novità. Nessuna autodichiarazione per i dipendenti pubblici.

Infatti, in questa ipotesi, la platea dei lavoratori pubblici che potranno godere del bonus 200 euro busta paga potrebbe essere individuata in automatico grazie allo scambio di informazioni (tra INPS e Ministero Economia e Finanza).

Resterebbe, invece, necessità di autodichiarazione solo per i lavoratori del settore privato (dove lo scambio di informazioni non potrà concretizzarsi).