Il Governo ha approvato un nuovo bonus per lavoratori e pensionati.

Infatti, nel nuovo decreto-Ter che ha ottenuto l’OK del Consiglio dei Ministri di Venerdì scorso, è previsto un bonus da 150 euro. Dunque, mentre c’è chi ancora deve prendere il bonus 200 euro, si dovrà attendere ottobre, il Governo ha già pensato a un nuovo bonus. Coloro che avranno diritto al bonus 150 euro, sono in linea di massima, gli stessi soggetti che rientravano nell’elenco dei beneficiari del bonus 200 euro, decreto Aiuti (DL 50/2022) e decreto Aiuti-bis (DL 115/2022).

Per ottenere il bonus, non sarà necessario avere la busta paga, tuttavia, bisognerà rispettare precisi limiti reddituali, che per la verità sono molto bassi. Probabilmente il Governo avrebbe voluto aiutare molte più famiglie, ma i fondi necessari non ci sono; se le maggiori forze politiche in campagna elettorale hanno invocato lo scostamento di bilancio, il Governo invece è stato prudente, prevedendo si nuovi aiuti ma senza fare voli pindarici.

Il nuovo bonus da 150 euro

Con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito, il Governo ha reso noti i principali interventi del nuovo decreto Aiuti. In ordine cronologico, in cinque mesi, siamo al terzo decreto Aiuti. Si chiama così perchè, con questo tipo di provvedimento, il Governo cerca di dare una mano alla imprese e alle famiglie contro il caro bollette degli ultimi mesi.

Detto ciò, una delle principali novità del decreto Aiuti-ter, è una nuova indennità di 150 euro, riconosciuta a lavoratori e pensionati.

In particolare, avranno diritto al bonus 150 euro:

  • lavoratori dipendenti;
  • pensionati;
  • lavoratori autonomi;
  • lavoratori autonomi occasionali;
  • stagionali, a tempo determinato e intermittenti (compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo);
  • lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro in essere alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti-ter”;
  • chi, per il mese di novembre 2022, percepirà l’indennità di disoccupazione Naspi o DISCOLL;
  • i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con contratti attivi alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”, iscritti alla Gestione separata dell’Inps, non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • dottorandi e assegnasti di ricerca;
  • percettori nel 2022 dell’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
  • incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti-ter” alla Gestione separata;
  • ecc.

Bonus 150 euro anche senza busta paga

L’approvazione del nuovo bonus da 150 euro è sicuramente una buona notizia.

Tuttavia, questa volta, per prendere il bonus, gli aventi diritto devono avere un reddito piuttosto basso.

In linea di massima, salvo che per alcuni dei beneficiari sopra esposti, con limiti più bassi, il reddito di chi ha diritto al bonus non deve essere superiore a 20.000 euro annui.

Ad esempio:

  • per i lavoratori dipendenti, è richiesta una retribuzione imponibile lorda mensile di 1538 euro;
  • per i pensionati, un reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 20.000 euro,
  • per gli autonomi con partita iva, è richiesto un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Dunque, anche senza busta paga, si avrà diritto al bonus 150 euro.