Il decreto Aiuti ter, l’ultimo del Governo uscente di Mario Draghi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 23 settembre 2022. Adesso, quindi, possiamo conoscere molto di più sul bonus 150 euro pensionati e non.

Parliamo del nuovo contributo una tantum voluto per contrastare il caro bollette e che in sintesi funzionerà, su per giù, come quello di 200 euro del primo decreto Aiuti. Non cambiano, infatti, le categorie di destinatari e le modalità di erogazione. Ne avranno, dunque, diritto:

  • lavoratori dipendenti
  • pensionati
  • percettori redditi di cittadinanza
  • percettori NASPI, disoccupazione agricola e altre prestazioni INPS
  • lavoratori autonomi (con o senza partita IVA)
  • lavoratori stagionali e dello spettacolo
  • titolari di rapporto di lavoro co.co.co.
  • lavoratori Sport e Salute
  • colf e badanti
  • dottorandi e assegnisti
  • incaricati alle vendite.

Anche l’erogazione resta la stessa.

Ad esempio, i dipendenti lo riceveranno sulla busta paga (retribuzione di novembre 2022), e pensionati sul cedolino pensione, ecc.

Per quali pensioni e con che requisito reddituale

Il bonus 150 euro pensionati è disciplinato dai commi da 1 a 7 decreto Aiuti ter. Come il bonus 200 euro anch’esso spetta ai titolari di:

  • uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria (bonus 150 euro anche per reversibilità)
  • pensione o assegno sociale
  • pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e  sordomuti
  • nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione (ad esempio APE volontaria).

Per averlo, tuttavia, è richiesto il rispetto di un requisito reddituale. In dettaglio il reddito personale del 2021 non deve essere superiore a 20.000 euro (invece, per il bonus 200 euro era di 35.000 euro). Per il calcolo di questa soglia, NON si devono considerare:

  • i trattamenti di fine rapporto comunque denominati
  • il reddito della casa di abitazione
  • le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Bonus 150 euro, non lo avrà chi va in pensione a novembre

Il sussidio sarà pagato direttamente dall’INPS sul cedolino pensione di novembre 2022.

Tuttavia, oltre al requisito reddituale, per avere il bonus 150 euro pensionati è richiesto il rispetto di altre due importanti condizioni, ossia:

  • avere la residenza in Italia
  • la pensione deve avere decorrenza entro il 1° ottobre 2022.

Questo significa, ad esempio, che chi andrà in pensione con decorrenza oltre il 1° ottobre 2022, è fuori dal contributo.