Con il decreto-legge n. 133 del 2022, il legislatore, dopo il blocco della cessione credito a cascata nell’ambito dei bonus casa, ha riaperto le cessioni multiple. Allo stesso tempo ha posto un limite nel numero e nei destinatari.

Ricordiamo che, il blocco era stato imposto come misura di contrasto alle frodi fiscali che stavano avvenendo numerose nel campo edilizio sfruttando l’istituto della cessione credito. La misura, tuttavia, rischiava di mettere in ginocchio l’intero settore. Ecco, quindi, che si è deciso di fare un passo indietro stabilendo:

  • che sono ammesse un numero massimo di tre cessioni credito
  • e.che le due cessioni successive alla prima potranno farsi solo verso questi soggetti:
    • banche
    • altri intermediari finanziari e società appartenenti a un gruppo bancario iscritti nei rispettivi albi tenuti dalla Banca d’Italia
    • imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia.

Le cessione credito al familiare

Sulla base di quanto appena illustrato, dunque, ne consegue che la prima cessione credito è libera.

Quindi, il committente i lavori può cedere il credito a terzi soggetti indipendentemente dalla loro qualifica. Pertanto anche ad un proprio familiare.

Il familiare che acquisisce il credito, invece, a sua volta sarà vincolato. Questi, infatti, potrà ulteriormente cederlo ma potrà farlo solo verso i menzionati soggetti, ossia:

  • banche
  • altri intermediari finanziari e società appartenenti a un gruppo bancario iscritti nei rispettivi albi tenuti dalla Banca d’Italia
  • imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia.

Se non intende cederlo, potrà, comunque, utilizzarlo in compensazione.

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