Per condomini e villette bifamiliari che non hanno presentato la CILAS entro lo scorso 25 novembre 2022 c’è l’addio al bonus 110 per le spese del 2023. La detrazione, infatti, sulla base delle ultime novità scenderà al 90% e scenderà ancor più per le spese 2024 e 2025.

Poco tempo ancora per avere il 110 sulle villette unifamiliari. Poi anche qui si scenderà al 90%, ma solo nel rispetto di certe condizioni.

Sono la sintesi delle novità previste con il decreto Aiuti quater (art. 9) sul potenziato beneficio fiscale.

Una nuova stretta, dopo quella sulla cessione del credito, a questa forma di sgravio fiscale che fu voluta proprio per incentivare i proprietari di immobili a fare lavori di ristrutturazione e per la ripresa del settore edilizio.

In realtà una spinta c’è stata nel comparto. In testa, di recente, si registra il Piemonte con investimenti per circa 4 miliardi di euro (il 70% sono edifici condominiali).

Oggi come oggi, tuttavia, il superbonus risulta di nuovo bloccato. Da un lato le banche che accettano poche o (nessuna) delle pratiche di cessione del credito, e dall’altro le imprese che denunciano mancanza di liquidità per poter sopravvivere non potendo cedere i crediti acquistati dai committenti.

Condominio e villette bifamiliari, per chi il bonus 110 ancora nel 223

Intanto, la manovra di bilancio 2023 (come licenziata dal governo) nulla prevede in merito al bonus 110. Le ultime (e stringenti) novità provengono, come detto dal decreto Aiuti quater. In sostanza, per lavori fatte su edifici condominiali e su villette bifamiliari, il 110 resta solo per spese fatte fino al 31 dicembre 2022. Mentre per le spese sostenute nel 2023 scende al 90% (quindi non più 110%).

Il 110 è però salvo anche per le spese 2023 a condizione che sia stata presentata CILAS (Certificazione inizio lavori asseverata superbonus) entro il 25 novembre 2022. Se trattasi di lavori condominiali, anche la delibera che autorizza i lavori da superbonus deve essere stata adottata entro la citata data.

Resta, invece, fermo quanto già previsto per le spese 2024 e 2025. In questo caso la potenziata detrazione fiscale scende rispettivamente al 70% e 65%.

Superbonus al 90% per l’abitazione principale

Anche per i proprietari di villette unifamiliari ci sono novità. Questa volta positive. In sostanza è fermo che il bonus 110 spetta per spese sostenute entro il 30 giugno 2022.

La norma, prima del decreto Aiuti quater, prevedeva anche che il beneficio sulle unifamiliari spettasse pure sulle spese fatte entro il 31 dicembre 2022, a condizione che entro il 30 settembre 2022 risulti raggiunto almeno il 30% dell’intervento complessivamente previsto (c.d. SAL 30%).

L’Aiuti quater interviene proprio sulla scadenza del 31 dicembre 2022 prorogandola al 31 marzo 2023, mentre lascia inalterata la scadenza del 30 settembre 2022 e la condizione del SAL al 30%.

Quindi, in definitiva è stabilito che per le villette unifamiliari, il superbonus 110 è fino alle spese fatte entro il 31 marzo 2023, a condizione che entro il 30 settembre 2022 risulti comunque raggiunto almeno il 30% dell’intervento complessivamente previsto (c.d. SAL 30%).

Secondo indiscrezioni sulla manovra di bilancio 2023, in fase di esame parlamentare, si potrebbe intervenire nuovamente facendo slittare la scadenza del 31 marzo 2023 al 31 dicembre 2023.

Ultima, e non meno importante, novità è che si potrà avere il superbonus ma al 90% anche sulle spese 2023 per lavori sulla casa adibita ad abitazione principale a condizione che il committente abbia un reddito non superiore a 15.000 euro (determinato tenendo conto di un quoziente familiare).