Il bollo auto è una tassa regionale che grava in capo ai possessori di automobili.

Sono tenuti al suo pagamento tutti coloro che risultano essere proprietari di un veicolo registrato al PRA. Il termine di pagamento per il bollo auto è fissato nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura.

Ogni anno la Regione di residenza invia una comunicazione qualche settimana prima della data di pagamento, ma può capitare che la stessa vada perduta. Le sanzioni per chi non paga il bollo auto sono salate, e si può anche arrivare al pignoramento del conto corrente.

Come si arriva al ritiro della targa?

Se si paga il bollo auto entro un anno dalla scadenza originariamente prevista è possibile fruire dell’istituto del “ravvedimento operoso”, in modo da pagare sanzioni e interessi relativamente bassi. In particolare:

  • con un ritardo fino a 14 giorni, la sanzione è pari allo 0,1% del bollo per ogni giorno di ritardo;
  • tra il quindicesimo e il trentesimo giorno la sanzione è pari al 1,50%;
  • tra i 30 e i 90 giorni, l’importo della sanzione sale all’1,67%;
  • tra il novantesimo giorno ma entro un anno di ritardo la sanzione è del 3,75%;
  • oltre un anno, non è più possibile usufruire del ravvedimento operoso. la sanzione per l’omesso versamento è pari al 30% dell’importo dovuto più un interesse dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo.

Oltre i 3 anni di ritardo, infine, si incorre nella riscossione coattiva: scatta l’applicazione del fermo amministrativo del mezzo e il pignoramento del conto corrente del contribuente debitore, fino al ritiro della targa con conseguente cancellazione del proprio mezzo dal pubblico registro automobilistico. In quest’ultimo caso, per poter riutilizzare l’autovettura, il debitore la dovrà immatricolare nuovamente.

 

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