Il 2018 si è chiuso con una possibilità importante per chi aveva debiti in sospeso sotto i mille euro, tra i quali anche il bollo auto. Stiamo parlando, come molti avranno intuito, del saldo e stralcio applicabile alle cartelle rientranti in questa cifra e notificate tra il 2000 e il 2010.

Mancato pagamento del bollo auto: come si arriva all’avviso di accertamento

Il bollo auto è un tributo di competenza regionale e rientra tra le imposte per le quali il contribuente moroso può ricevere avviso di accertamento.

Le conseguenze e le sanzioni non sono drastiche e immediate ma si procede per gradi.

Prima della scadenza del tributo, l’automobilista che non ha pagato il bollo riceverà un avviso di cortesia via posta ordinaria. Dal primo giorno di morosità si rischia il cd avviso bonario formale. Questo offre la possibilità di regolarizzare la situazione debitoria prima di procedere con atto giudiziario. Lo step successivo, se l’avviso bonario viene ignorato, è l’accertamento fiscale vero e proprio che si riceve tramite raccomandata trattandosi di atto giudiziario. In caso del protrarsi del mancato pagamento si procede con iscrizione al ruolo. Cosa fare se si riceve l’accertamento ACI per il mancato pagamento del bollo auto? Sappiamo che in linea generale il bollo auto scaduto va in prescrizione dopo tre anni. L’avviso di accertamento però interrompe la prescrizione del bollo: l’automobilista ha 60 giorni di tempo per provvedere al pagamento o per fare ricorso se ritiene che questo non sia dovuto. Scaduti i 60 giorni il conteggio del termine di prescrizione riparte da zero fino a nuova notifica.

Alcuni lettori ci hanno chiesto se è possibile far rientrare eventuali avvisi di accertamento bollo auto ricevuti nella rottamazione ter. In realtà a ben vedere la rottamazione ter riguarda solo le cartelle notificate dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Questa possibilità dunque è da escludere.