La fine del mercato tutelato per luce e gas slitta di 18 mesi. Lo prevede un emendamento inserito nella manovra di bilancio 2020 in via di approvazione in Parlamento che dispone lo slittamento del termine da 1 luglio 2020 al 1 gennaio 2022.

Si allungano quindi i tempi per l’uscita dal mercato tutelato dell’energia elettrica e gas come anche aveva sollecitato nelle scorse settimane l’Autority per l’energia (Arera) chiedendo che l’uscita dal mercato tutelato a quello libero sia graduale.

Arera, “fine tutela” sia più graduale

Servono norme che consentano di regolare più gradualmente la “fine tutela” e perseguire, nel modo più efficace, l’obiettivo di completa liberalizzazione dei mercati dell’energia e gas e l’effettiva concorrenza tra gli operatori, garantendo condizioni economiche eque per i clienti di piccole dimensioni.

È quanto chiede Arera, informa una nota, in una segnalazione inviata a Parlamento e Governo in considerazione dell’attuale configurazione dei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e di gas naturale e della ancora limitata attitudine dei clienti a orientarsi tra le offerte presenti nel mercato libero.

Per il settore elettrico, infatti, i dati dell’Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. Anche nel gas naturale, nello stesso anno, il servizio di tutela ha costituito la modalità di fornitura per il 50% dei clienti domestici e per il 43% dei condomini uso domestico. A limitare la piena concorrenzialità dei mercati energia e gas auspicata nella Legge Concorrenza (n.124/2017) sono l’alta concentrazione nei mercati, la scarsa propensione dei clienti a muoversi nel mercato e i vantaggi competitivi dei fornitori storici.

I numeri sono lontani da quanto aveva ipotizzato il legislatore – afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini – e la quota di clienti fermi sul mercato tutelato è tutt’altro che residuale. Di fronte a questo l’Autorità fornisce alcuni elementi per disegnare gli scenari futuri e strumenti utili a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e alterazioni contrattuali. Chiediamo quindi di introdurre norme che ci consentiranno di attivare la salvaguardia per le piccole imprese a gennaio 2021 e solo successivamente – con un percorso progressivo, trasparente e verificabile – di estenderne i meccanismi ai clienti domestici dell’elettricità e del gas“.

Cna, bene proroga mercato tutelato

“La proroga del mercato tutelato dell’energia elettrica è utile in quanto concede un tempo congruo per rimuovere le criticità sul percorso della liberalizzazione del settore”. E’ quanto afferma Cna in merito al subemendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato che rinvia al 1 gennaio del 2022 l’attuale regime di tutela dei prezzi. La proroga deve essere utilizzata per consentire ai clienti di acquisire la necessaria conoscenza delle caratteristiche e del funzionamento del mercato libero per poter scegliere in modo consapevole la propria fornitura di energia elettrica.

Consumatori, proroghe tutela inutili senza certezza

Non serve e non aiuta il continuo spostamento in avanti della data del fine tutela sulle forniture di energia elettrica e gas se poi le Istituzioni preposte non attuano in tempi rapidi gli adempimenti necessari affinché il processo si possa effettivamente completare con trasparenza, rafforzamento degli strumenti di informazione e tutela dei consumatori, previsione di misure a sostegno delle fasce più deboli della popolazione”.  Le Associazioni Consumatori chiedono quindi interventi concreti per: la puntuale definizione dell’Albo dei venditori, in grado di garantire affidabilità tra gli operatori del mercato e porre rimedio ad una situazione che vede attualmente presenti sul mercato oltre 400 venditori, non tutti dotati dei necessari requisiti; regole adeguate e strumenti informativi che permettano al consumatore di poter scegliere in maniera consapevole tra le diverse offerte presenti sul mercato. Inoltre, i consumatori chiedono interventi normativi mirati a ridurre il prezzo dell’energia, oggi pesantemente gravato da componenti improprie, mediante un’appropriata revisione degli oneri di sistema; provvedimenti adeguati per supportare i consumatori che vivono la condizione di povertà energetica, quale ad esempio il rafforzamento del bonus energia in termini di importo, ampliamento degli aventi diritto ed automatismo dell’erogazione.

Tutti interventi, quelli descritti, finalizzati a garantire ai consumatori la possibilità reale di effettuare delle scelte in un vero libero mercato.