Che cosa accade quando non si paga la bolletta del gas? Può capitare a tutti di ritrovarsi con la bolletta da pagare scaduta o di non poter provvedere al pagamento per colpa delle poste che hanno recapitato in ritardo la bolletta o per altri motivi più vari. In linea di massima in tutti i casi in cui non si paga la bolletta l’interruzione della fornitura non è automatica. Andiamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le regole stabilite dall’Autorità per l’Energia ed il Gas.

Distacco per morosità, ritardi e smarrimento

La bolletta del gas non pagata può comportare alcune conseguenze da non sottovalutare come ad esempio la sospensione della fornitura, il distacco per morosità. Questa però non avviene se una bolletta non viene subito pagata ma solo quando il fornitore si accorge di più bollette non corrisposte. In ogni caso non può procedere subito al distacco del servizio ma prima deve mandare all’interessato un avviso bonario informale in cui si comunica il termine massimo in cui pagare. A questo punto il cliente può subito attivarsi grazie alla ricapitolazione della posizione. Nel caso in cui l’avviso inviato non porti a nulla allora il fornitore può procedere con una diffida formale in cui si intima il pagamento. Se il cliente non provvederà allo stesso neanche dopo la diffida, allora la Società potrebbe procedere alla sospensione del gas.

Il caso è diverso se la bolletta arriva in ritardo. In tal circostanza i danni per il fruitore sono rapportati al ritardo sviluppato che individua il maturare di interessi di mora. Proprio per questo motivo tutti i fornitori sono obbligati a indicare anche la data di emissione della fattura e la data di pagamento, la quale deve essere fissata almeno 20 giorni dopo l’emissione. Nel caso in cui la bolletta si perda, invece, il fornitore potrebbe dover emettere un’unica fattura o nei casi più gravi distaccare l’utenza.

Dunque, per tutelarsi in caso di perdita di bolletta o ritardo, l’utente potrebbe introdurre la domiciliazione bancaria, in modo che l’importo venga addebitato direttamente sul conto corrente o farsi inviare la fattura tramite posta elettronica o un sms di avviso. L’utente può anche chiedere la rateizzazione entro i 10 giorni o 30 giorni in modo da evitare la sospensione. Infine, per riattivare una fornitura sospesa per morosità è necessario che l’utente invii al fornitore una richiesta scritta con prova del pagamento e delle spese attinenti alla chiusura.